Dopo una Mostra di Venezia ricchissima di cinema italiano, la Festa di Roma ribadisce una presenza non irrilevante di opere nazionali, ma certo un po’ conseguentemente ridotta, capace comunque di abitare trasversalmente le differenti sezioni, dalla Selezione Ufficiale agli Omaggi.
Laura Delli Colli, presidente della Festa, ha aperto l’incontro di presentazione del programma della 16ma edizione confermando “grinta, grande forza, voglia di essere nella normalità”, nell’auspicio di prossimi aggiornamenti su una capienza sale “allargata”, dichiarando che la Festa del Cinema affianca la campagna a favore del 100%, anche perché “stiamo accendendo schermi un po’ ovunque”, infatti la Festa, oltre al Parco della Musica, si estende all’Auditorium Conciliazione, a Palazzo Merulana, a Palazzo Migliori, l’albergo del Papa per i senza tetto. Delli Colli anticipa così “un programma molto ricco, che contiene tanti generi, che riesce a parlare a generazioni differenti”.
Antonio Monda, direttore artistico della Festa, prima di entrare nel vivo del programma, parla di “Un anno di rinascita, ma ancora eccezionale, in cui vivere in cautela”, accendendo la luce sul profilo di “una Festa molto al femminile e molto internazionale: 22 registe donne, un dato abbastanza straordinario, come 22 sono i Paesi, con 8 prime italiane”.
Il cinema italiano alla Festa del Cinema di Roma si articola sin da due mostre, una dedicata a Zerocalcare (Foyer Sinopoli, Auditorium) e un’altra a Il Marchese del Grillo (Casa del Cinema), nella ricorrenza del 40mo anniversario.
La Festa, poi, parla subito italiano a partire dalla Pre-Apertura, dall’11 ottobre, che conta su 5 opere nostrane: Io sono Babbo Natale di Edoardo Falcone, l’ultimo film interpretato da Gigi Proietti, con Marco Giallini; Se dicessimo la verità di Giulia Minoli e Emanuela Giordano; Con il mare negli occhi di Paolo Magris; Ionoi di Nico Vascellari; Notti in bianco e baci a colazione di Francesco Mandelli.
Nella Selezione Ufficiale (23 opere complessive), l’Italia si fa notare con L’Arminuta di Giuseppe Bonito. Estate 1975. Una tredicenne sale le scale di una casa malmessa. La aspetta la famiglia in cui è nata, e che quando aveva pochi mesi l’ha ceduta a dei cugini benestanti che vivevano in città. Non sa perché la coppia di parenti che l’ha cresciuta abbia deciso di restituirla, se sia colpa sua o della malattia che ha colpito Adalgisa, la donna che pensava fosse sua madre. Ora deve sopravvivere alle cattiverie del fratello Sergio, alle attenzioni di Vincenzo, all’indifferenza di una donna che deve chiamare mamma, alla durezza del padre, alle regole spietate della povertà, agli sguardi del paese, per cui lei è l’Arminuta, la Ritornata. Ha una sola alleata, sua sorella Adriana, di dieci anni, sola come lei in un mondo di adulti incapace di affetti e di parole; poi c’è Promises di Amanda Sthers con Pierfrancesco Favino. Quando arriva, il grande amore travolge tutto quello che incontra. Alexander è un uomo con un’infanzia difficile alle spalle, finalmente felice con sua moglie e la loro bambina. Laura è una gallerista d’arte in procinto di sposarsi. Quando si incontrano a una festa, capiscono al primo sguardo che non avranno scampo. Ma la vita sembra avere altri piani per loro. Tra scelte che non riusciranno a compiere e un destino ripetutamente beffardo, attraverseranno tutta la loro esistenza tormentati da un sentimento che li divora. Perché un amore mai vissuto è un amore che non potrà mai morire.
Gli Eventi Speciali (11) italiani sono: A casa tutti bene – La serie di Gabriele Muccino; Vita da Carlo, la serie di Carlo Verdone e Arnaldo Catinari; Strappare lungo i bordi di Zerocalcare; Caterina Caselli – Una vita, cento vite di Renato De Maria; I fratelli De Filippo di Sergio Rubini; E noi come stronzi rimanemmo a guardare di Pif; Scalfari. A sentimental journey di Michele Mally; Marina Cicogna – La produttrice di Andrea Bettinetti; Benny Benassi – Equilibrio di Matt Mitchener, Devin Chanda, Stefano Camurri, Cesare Della Salda.
Per le storie da tutto il mondo, ritratti inconsueti, sorprendenti esordi cinematografici, approfondimenti sul mondo del cinema, i suoi protagonisti, la sua industria, la sezione Riflessi (8) con Crazy for Football di Volfango De Biasi con Sergio Castellitto, Max Tortora, Antonia Truppo, Lele Vannoli, Angela Fontana, Massimo Ghini, Cecilia Dazzi; Città Novecento di Dario Biello e Pierluigi Ferrandini; Fellini, Simenon – Con profonda simpatia e sincera gratitudine di Giovanna Ventura; Inedita – Susanna Tamaro: Unplagged di Katia Bernardi; No Tenemos Miedo di Manuele Franceschini; Stories of a generation con Papa Francesco di Simona Ercolani, in cui il Pontefice si fa coinvolgente narratore in questa docu-serie con persone nella terza età provenienti da tutto il mondo che condividono le loro incredibili esperienze di vita.
Poi, gli Incontri Ravvicinati (13) realizzati anche con “Cinecittà, che ci sostiene in particolare su questo punto di forza della Festa”, ha dichiarato Delli Colli, parlando degli appuntamenti con le grandi personalità del cinema e dell’arte. “Un grazie alla presidente Chiara Sbarigia e all’AD Nicola Maccanico”, per la molta attenzione a condividere progetti comuni, ha tenuto a precisare la presidente della Festa. Tra quelli italiani, gli appuntamenti “a tu per tu” sono con Marco Bellocchio, che presenta le prime sequenze della serie tv Esterno Notte; con Luca Guadagnino; con Marco e Antonio Manetti, anche loro con le prime sequenze di Diabolik; mentre, ponte tra cinema e musica, l’Incontro con Ligabue e Fabrizio Moro; che apre a quello più prettamente musicale con Claudio Baglioni e, infine, l’appuntamento con Zerocalcare.
Tornano anche i duelli, con il programma Duel (10), in cui personalità del cinema, dell’arte e della cultura si sfidano davanti al pubblico, confrontando opinioni divergenti su temi legati al cinema: tra questi, Andrea Minuz e Giorgio Gosetti su Tim Burton e Christopher Nolan; Francesco Zippel e Roberto Pisoni su Brian De Palma e William Friedkin; Antonio Monda e Francesco Chiamulera su La dolce vita e Il sorpasso; Melania Mazzucco e Luigi Guarneri su Lars von Trier e Michael Haneke; Paolo Di Paolo e Ritanna Armeni su La famiglia e I pugni in tasca.
Per Restauri e Omaggi, un restauro per una ricorrenza doppia, quella del centenario dalla nascita di Nino Manfredi e dei novant’anni da quella di Ettore Scola, per cui verrà presentato C’eravamo tanto amati (1974). 5 complessivamente sono gli Omaggi, di cui 2 dedicati al cinema: Vitti d’arte, Vitti d’amore di Fabrizio Corallo, per il 90mo compleanno dell’attrice; Luigi Proietti detto Gigi di Edoardo Leo; e, a cent’anni dalla nascita, il ricordo di uno dei più rappresentativi registi del teatro europeo: Essere Giorgio Strehler di Simone Risi.
Il cinema, infine, incontra l’Opera di Roma con il film opera di Damiano Michieletto, Rigoletto al Circo Massimo, “l’anima noir di Giuseppe Verdi al cinema”.
Il film di Marcel Barrena insignito del riconoscimento assegnato dagli spettatori dei film della Selezione Ufficiale, che hanno votato attraverso l’app ufficiale e il sito della manifestazione: le parole di ringraziamento del regista dell'opera, che sarà distribuita nelle sale
Gli Eterni dei fumetti arrivano sul grande schermo: la regista premio Oscar ha diretto Eternals, 26° film del Marvel Cinamatic Universe, Chiusura della Festa del Cinema di Roma e Alice nella Città. Nel cast anche Salma Hayek, Angelina Jolie, Richard Madden, oltre al personaggio di Makkari, prima supereroina sordomuta del MCU. In sala dal 3 novembre
Il regista statunitense alla Festa di Roma riceve il riconoscimento alla Carriera – consegnato da Ferretti, Lo Schiavo e Pescucci -, tra perenne sogno ad occhi aperti, critiche alla Disney e celebrazione del cinema di Bava, Argento e Fellini
Riempimento all'89% per le sale della Festa, un volano per gli esercenti, secondo la presidente Laura Delli Colli. E il direttore Antonio Monda sul suo futuro: "Lascio parlare i fatti"