All’arrembaggio, verso il Future!

Sono Peter Lord e Joshua Hollander i due ospiti di punta del Future Film Festival, che si tiene a Bologna dal 27 marzo al 1° aprile e di cui CinecittàNews è Internet Media Partner. Il primo, Oscar per Wallace & Gromit e famoso per Galline in fuga, è il regista e ideatore di Pirati! Briganti da strapazzo in 3D, pellicola animata a tecnica mista (plastilina e computer), che aprirà la ricca serie di anteprime in concorso e fuori concorso previste dalla kermesse. Il secondo è il supervisore agli effetti 3D della Pixar Animation, che accompagnerà la sneak preview del prossimo kolossal della prolifica ditta, Brave, che in Italia non si vedrà prima di settembre. Ma prima di tutto ciò, la sera di martedì 27, sarà un evento speciale a dare ufficialmente il via alle danze, con l’esibizione della Big Clang Bang di Bill Laswell che musicherà in diretta live un montaggio di Cristiano Travaglioli sul tema della Fine del Mondo, fil rouge dell’edizione di quest’anno, la 14ma.

Proprio Travaglioli accompagna la presentazione assieme ai direttori Giulietta Fara e Oscar Cosulich: “Il montaggio -racconta – è ancora in fase di lavorazione. Io mando degli spezzoni in upload a Laswell e lui nel frattempo li musica. Saranno tutti brani inediti, in cui avrà molto spazio anche l’improvvisazione. Ho cercato di mantenere un asse narrativo pur trattandosi di estratti da oltre 60 film, dagli anni ’40 e ’50 al 2006. L’ho diviso in quattro fasi o, se vogliamo, quattro movimenti musicali: prima il triste presagio, poi la brutalità della fine, poi la convivenza con le condizioni del post apocalisse e infine la mutazione, la rinascita di un nuovo mondo”.

“Questa edizione – specifica Cosulich – la dedichiamo a Lucio Dalla, perché era un amico. Veniva spesso al Festival per conto suo, poi alla fine era diventato anche un collaboratore, lo scorso anno eravamo insieme sul palco per presentare un film animato sugli albori di Bologna, di cui era protagonista una sua versione cartoon“.

Anche quest’anno moltissime proposte tra concorso e fuori concorso, lunghi e cortometraggi e molti eventi speciali. Tra i film in gara va segnalato Arrugas, di Paco Roca, poetico cartone animato tratto da una graphic novel che parla di Alzheimer e terza età. Poi il francese Un monstre à Paris, naturalmente in anteprima, e il live action a tema alieno Attack the block. “Anche se – specifica Cosulich – quando i film sono così pieni di effetti speciali il confine tra le riprese e l’animazione è labile”. Fuori concorso l’altra grande anteprima The Lorax, con un saluto video dei doppiatori Danny De Vito e Zach Efron. E ancora lo spagnolo Chico & Rita, che concorreva all’Oscar con Rango, e la sorpresa Chronicle, di Josh Trank.

“Punto focale il 3D Day – anticipa Giulietta Fara – con approfondimento sui titoli e sul Box Office, per comprendere fino a che punto sia vero che la stereoscopia al cinema starebbe già cedendo il passo, ed esplorare le altre mille applicazioni di questa tecnologia, ad esempio nei parchi a tema come il romano Rainbow Magic Land dove esordirà in estate l’attrazione Huntik 5D Interactive dark ride. E ancora un approfondimento sulla motion graphics brasiliana, con i rappresentanti delle tre più note società. Perché è una tecnica economica e ancora molto usata per la tv, gli spot e i video. Saranno eventi comprensivi di screenings dedicati anche a professionisti e addetti ai lavori”.

Troveranno pane per i loro denti anche gli appassionati di anime giapponesi, con il conclusivo Tibetan Dog di Masayuni Kojima o il Midori-Ko di Keita Kurosaka, ma anche l’italiano The Dark Side of the Sun, per cui sarà presente il regista Carlo Shalom Hintermann, che usa sequenze animate per raccontare la vera storia di bambini che a causa di una malattia non possono esporsi al sole.
Gli amanti delle emozioni molto forti potranno ‘deliziarsi’ con la follia di Zombie Ass: Toilet of the dead, horror nipponico dai contenuti scatologici.

Tornando al tema del festival, un convegno sarà dedicato ai cent’anni della catastrofe del Titanic e alla comunicazione in tempo di crisi, con particolare riferimento all’utilità che ebbe la radio in quella tragedia e a quella che avrebbero oggi, in casi analoghi, strumenti di comunicazione moderni come i social network.
“Ma noi siamo il Future – scherza Cosulich – non il ‘No Future'”. Ecco allora che dopo la catastrofe è necessario ricostruire, e qualche suggerimento arriverà dal convegno sul cinema Green in cui si affronteranno nuovi modi, più ecologici ed economici, per fare cinema e spettacolo. Ospiti i Tète de Bois, gruppo musicale che per alimentare l’amplificazione usa l’energia cinetica del suo pubblico, cortesemente invitato a ‘pedalare’ per produrla.