ALESSANDRO PACI

Andata e ritorno è il viaggio di Alessandro Paci, qui alla sua prima regia cinematografica, tra le alterne fortune della vita. Il film racconta appunto l’esperienza di un ragazzo semplice, ancorato ai sani valori dell’amicizia, del volontariato e dell’amore, che un giorno, per caso, incontra improvvisamente la ricchezza e se ne lascia travolgere. Samuele, il protagonista, interpretato dallo stesso Paci, si trasforma così rapidamente in una persona molto diversa, fino a dimenticare tutto ciò in cui credeva…
Nel cast insieme al regista, Erika Bernardi e Giustino Durano, figura Flavia Vento alla sua prima esperienza cinematografica: “Siamo stati una band molto affiatata. Ora sono sempre più convinta che il cinema sia la mia strada, spero un giorno di poter lavOrare con Gabriele Salvatores. Nell’attesa ho interpretato una fiction tv intitolata Cinecittà, che sarà vista nei prossimi mesi”.
Andata e ritorno sarà proiettato in anteprima a Firenze il 5 giugno e uscirà poi in tutta Italia, in 30 sale, a partire dal 6 giugno.

Paci, quanta autobiografia c’è nella tua storia?
Credo che in ogni film ci sia qualcosa di autobiografico, soprattutto nelle opere prime. In Andata e ritorno però i riferimenti alla mia vita non sono legati alla storia in sé, quanto alle situazioni e alle battute, che sono quelle che magari ho vissuto in compagnia di amici.

Un film difficile dal punto di vista produttivo ?
Non abbiamo avuto difficoltà particolari, Andata e ritorno, che è costato 3 miliardi e 800 milioni di vecchie lire, è stato forse l’ultimo film prodotto in tranquillità da Cecchi Gori più di un anno fa, prima delle note traversie finanziarie, e tutto è andato liscio.

Come hai scelto le due attrici protagoniste, Erika Bernardi e Flavia Vento?
La scelta di Erika per il ruolo di Sara non è stata complicata ma piuttosto rapida.L’esatto contrario di quanto accaduto per il personaggio interpretato da Flavia Vento, prima di decidere abbiamo provinato circa 480 ragazze.