Nelle sale dal 29 novembre con Universal il nuovo adattamento dell’amato libro di Theodor Geisel (alias Dr. Seuss), diventato ormai un classico per le vacanze, Il Grinch, diretto da Scott Mosier (produttore di Clerks – Commessi, e di In cerca di Amy) e Yarrow Cheney (co-regista di Pets – Vita da animali). Il film, che questa volta viene portato sul grande schermo in versione animata CGI, racconta la storia di un cinico brontolone che decide di rubare il Natale, ma finisce col commuoversi e ravvedersi grazie al generoso spirito natalizio di una ragazzina. A dare la voce al malvagio ma al tempo stesso divertente protagonista, Alessandro Gassmann (nella versione originale è Benedict Cumberbatch), che si dice da sempre un appassionato del Grinch, misantropo e perennemente di malumore, ma in realtà libero di fare cose che tutti noi a volte sogniamo di fare: “Come tutti quelli che appaiono cattivi, dimostra dall’inizio che dietro la sua chiusura c’è qualcos’altro, ti invoglia a scoprire cosa c’è dietro quel livore nei confronti dell’umanità. Io poi parto dall’idea che non esistono persone cattive, per questo il Grinch siamo tutti noi”.
Il Grinch vive sul Monte Crumpit in compagnia del suo fedele cane, Max. Isolato in una grotta piena di invenzioni e complicati attrezzi che utilizza per le sue necessità quotidiane, entra in contatto con i suoi vicini solo quando deve avventurarsi nel paese di Chissarà per fare la spesa. Ma ogni anno a Natale i Chissaranno disturbano la sua solitudine con le loro celebrazioni sempre più grandi, più luminose e fastose. Così quando dichiarano che festeggeranno il Natale in maniera tre volte più grande, il Grinch si rende conto che per lui c’è solo un modo per ritrovare pace e tranquillità: deve rubare il Natale. Nel film il protagonista lotta anche con una serie di problemi personali, tra cui la diversità di colore, e per questo è anche una storia che parla di inclusione, come sottolinea Gassmann: “Un tema ancora più importante, visto il momento che viviamo. Il Grinch, unico essere verde, viene accettato da una comunità dove sono tutti ‘rosa’ perché grazie a una bambina si superano le barriere”.
Il Grinch è un film che parla di redenzione e di spirito del Natale, una festività che quest’anno arriva in un momento particolarmente complesso: “Mando un abbraccio a tutti coloro che sono in difficoltà per il clima nel nostro Paese – conclude l’attore – Mi sembra evidente che il dissesto idrogeologico, i cambiamenti climatici, siano oggi il problema principale dell’umanità. Dobbiamo convincerci che nel futuro dovremo fare tutti delle piccole rinunce e dedicarci a chi verrà dopo di noi. Se imparassimo, come avviene anche nel film, a ascoltare un po’ più il prossimo, anche chi la pensa diversamente da noi, secondo me potremmo anche farcela”.
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