Tredici uscite questa settimana e molte di un certo peso. Innanzitutto la commedia di Daniele Luchetti Io sono Tempesta con Marco Giallini, Elio Germano, Eleonora Danco, ispirata a Berlusconi e alla sua condanna a un periodo di lavori sociali. L’imprenditore Numa Tempesta, senza nessuna implicazione politica, è un personaggio tipico della tradizione della commedia all’italiana. Abituato a comprare tutto e roso dal tarlo della solitudine, Tempesta si trova a confronto con i derelitti della società, tra cui l’astuto Bruno. E scoprirà, suo malgrado, che la legge del denaro non vale solo per lui.
La casa sul mare di Robert Guédiguian con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Jacques Boudet, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin è una summa del cinema del regista marsigliese, da sempre impegnato politicamente. L’età avanzata del vecchio padre richiama a casa, sulla Costa Azzurra, i tre figli, allontanati dalle circostanze della vita e da incomprensioni, mentre l’immigrazione clandestina bussa alla porta delle coscienze.
Dalla Settimana della critica di Venezia arriva Il cratere di Silvia Luzi e Luca Bellino con Rosario e Sharon Caroccia, padre e figlia. Con gli strumenti del cinema-verità ecco un ritratto di vite marginali alla ricerca di un riscatto nell’entroterra campano. Da non perdere.
Il prigioniero coreano di Kim Ki-duk è una metafora della nazione divisa in due attraverso la parabola di un umile pescatore della Corea del Nord che, trascinato dalla corrente, si ritrova a sud del confine e viene arrestato come pericolosa spia. Quando verrà rimesso in libertà e tornerà a casa si troverà a dover convincere la dittatura nord-coreana di essere in buona fede.
The Happy Prince è l’opera prima di Rupert Everett, che ne è anche interprete insieme a Colin Firth, Emily Watson, Colin Morgan, Edwin Thomas, Tom Wilkinson, Béatrice Dalle. Racconta gli ultimi mesi della vita del grande Oscar Wilde, trascorsi in povertà e solitudine, in compagnia di pochi amici, del suo unico vero amore, nell’esilio volontario di Parigi. Uscito dal carcere dove aveva scontato una dura condanna ai lavori forzati per la sua omosessualità, il poeta è ossessionato dai ricordi. Everett si cala nel personaggio come in una seconda pelle, facendo di Wilde un simbolo dell’orgoglio gay ma anche una vittima sacrificale quasi cristologica.
The Silent Man di Peter Landesman con Liam Neeson e Diane Lane. Per la prima volta viene allo scoperto Mark Felt, vicedirettore Fbi ai tempi dell’amministrazione Nixon, meglio noto come “gola profonda” perché fu grazie alle sue anonime rivelazioni che i giornalisti del Washington Post scoperchiarono il caso Watergate. Ma Felt, poliziotto incorruttibile, è un personaggio complesso ed è grazie alla sua storia (alla base di una sceneggiatura molto documentata) che l’America ha conosciuto il suo vero volto in un periodo specialmente travagliato e con fortissime analogie con il presente.
Rampage, furia animale di Brad Peyton con Dwayne Johnson, Naomie Harris, Malin Akerman è un action-thriller legato a un videogioco caro al pubblico delle playstation. Nei panni di un primatologo che ha vissuto per anni in simbiosi con un intelligentissimo scimpanzé, Dwayne Johnson deve far fronte alla catastrofe: un esperimento genetico ha trasformato l’animale in un furioso predatore che, insieme ai suoi compagni, devasta gli Stati Uniti.
Escono anche: il terzo film dedicato alla poesia dell’arte di un grande della pittura, Van Gogh – Tra il grano e il cielo realizzato da Giovanni Piscaglia con la partecipazione di Valeria Bruni-Tedeschi in occasione della mostra dedicata all’artista a Vicenza; il suggestivo Icaros: A Vision di Leonor Caraballo e Matteo Norzi con la partecipazione di Filippo Timi disperso nella giungla amazzonica dove Angelina e Arturo sperimentano lo straniamento della leggendaria pianta ayahuasca; il corale 8 minuti di Dado Martino che riunisce in un hotel fuori mano le solitudini e le storie di un gruppo eterogeneo di personaggi alla ricerca di se stessi; il documentario evento Nick Cave- Distant Sky: Live in Copenhagen diretto da David Barnard che pedina la star del pop in uno dei suoi più leggendari concerti; il cartoon per piccini Sherlock Gnomes di John Stevenson. E infine la commedia quasi documentaria Il viaggio delle ragazze di Malcolm D. Lee con Queen Latifah e tre sue amiche di vecchia data in viaggio per New Orleans con il pretesto di un festival che in realtà servirà a tutte per ritrovare la loro amicizia e una diversa visione della vita.
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