In un’intervista pubblicata mercoledì 1 novembre su Yahoo! Entertainment Nicolas Cage è tornato a parlare del suo brevissimo cameo in The Flash e della paura per l’avvento dell’Intelligenza Artificiale nel settore artistico. “È disumana, un incubo. Non c’è niente di più disumano dell’intelligenza artificiale. Sarei molto infelice se le persone prendessero la mia arte e se ne appropriassero”.
Cage ha specificato che il tanto criticato cameo non è stato realizzato con l’IA, ma con un lavoro di CGI. Dunque l’attore è stato realmente sul set, anche se sostiene che le brevi riprese fossero molto diverse dal risultato finale. La sua apparizione nel film sul multiverso del velocista DC è infatti un richiamo a Superman Lives, progetto di Tim Burton, mai realizzato, per cui Cage avrebbe dovuto vestire i panni dell’Uomo d’Acciaio.
“Quando sono andato al cinema, c’ero io che combattevo contro un ragno gigante”, ha detto Cage. “Non l’ho fatto. Non è quello che ho fatto. Non credo che sia stata l’IA. So che Tim Burton è turbato dall’intelligenza artificiale, come lo sono io. Era CGI in modo che potessero svecchiarmi mentre combattevo contro un ragno. Non ho fatto nulla di tutto ciò, quindi non so cosa sia successo”.
“Quello che dovevo fare era letteralmente stare lì, in una dimensione alternativa e assistere alla distruzione dell’universo”, ha detto. “Kal-El era testimone della fine di un universo e potete immaginare, con il poco tempo che avevo a disposizione, che cosa significhi in termini di ciò che potevo trasmettere. Non avevo dialoghi, dovevo trasmettere l’emozione con gli occhi. Ecco cosa ho fatto. Sono stato sul set per circa tre ore”.
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