Si tiene dal 24 novembre al 1 dicembre il 10º Festival di Cinema Italiano di San Paolo, preceduto, tra il 18 e il 23 novembre, da una Mostra fotografica dei maestri del cinema italiano realizzata dal fotografo Gianni Pinizzotto al Mis ( museo dell’immagine e del suono). Previsto un dibattito con un critico italiano e uno brasiliano sul cinema di Pietro Germi, a cui è dedicata una retrospettiva (con Il cammino della speranza, Il ferroviere, Un maledetto imbroglio, Divorzio all’italiana, Sedotta e abbandonata, Signore e signori, il concorso prevede una selezione dei migliori film italiani usciti nelle ultime stagioni cinematografiche: Song e Napule dei Manetti Bros., Smetto quando voglio di Sidney Sibilia, La moglie del sarto di Massimo Scaglione, Io è morto di Alberto de Venezia, Complici del silenzio di Stefano Incerti, Adelante Petroleros di Maurizio Zaccaro, La gente che sta bene di Francesco Patierno, I nostri ragazzi di Ivano de Matteo, Il giovane favoloso di Mario Martone, Niente può fermarci di Luigi Cecinelli, Joao e Vandinha di Aurelio Grimaldi, L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi, Anita B di Roberto Faenza, Un ragazzo d’oro di Pupi Avati, Anime nere di Francesco Munzi , L’intrepido di Gianni Amelio .
Il “Premio del Cinema Italiano” del valore di 40.000 reais è istituito nel 2005 come sostegno per il lancio, la promozione e la distribuzione di un film italiano in Brasile. Il Premio sarà consegnato al distributore del film in Brasile. La giuria sceglierà anche un film vincitore al quale verrà consegnata una statuetta con il logo del festival. Ci sarà anche un premio speciale assegnato a un tecnico del cinema (chiamato “I mestieri del cinema”).
Il festival riapre una stagione di collaborazione tra le due cinematografie, sancita da accordi di coproduzione tra Ancine e Mibac e tra i due governi. Il cinema italiano vive una grande trasformazione nel più vasto mondo dell’audiovisivo e il cinema brasiliano è in grande crescita, sia come produzione che come distribuzione. I due paesi hanno grandi affinità culturali, basti pensare al nostro realismo e all’influenza che ha avuto nella cinematografia brasiliana e persino al “Cinema Novo” ben conosciuto in Italia. Il progetto è stato approvato da una importante legge di incentivo alla cultura brasiliana. Oggi è un punto di riferimento per il cinema brasiliano, ha il sostegno di vari organi governativi, settore privato e università. Riflesso della sua notorietà crescente nei media e impatto sul target di riferimento, uomini e donne età 18+, residenti di grandi centri commerciali e amanti del cinema (nel 2013 si stima che 30 mila persone hanno avuto una partecipazione diretta e 100 mila persone sono entrate in contatto con uno qualsiasi dei materiali di divulgazione).
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis