Nell’attesa della premiazione, a Roma nelle prossime settimane, l’annuncio ufficiale del Nastro dell’Anno – Documentari 2024 a Mario Martone, autore di Laggiù qualcuno mi ama, dedicato a Massimo Troisi, e di Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice.
55 i titoli nella Selezione Ufficiale – a cura di Maurizio di Rienzo e firmata dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI): Laura Delli Colli (presidente), Fulvia Caprara (vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi.
Le opere di Martone sono state “presentate rispettivamente alla Berlinale e al Torino Film Festival, sono due film che lasciano un segno speciale nella memoria del cinema e nel racconto di personaggi diversi, eppure legati da un filo che, oltre Napoli – si legge nella motivazione del Premio – intreccia la rilettura affettuosa di un grande protagonista molto amato e mai dimenticato all’estetica di un artista, un ‘gigante’ come lo definisce Martone, che mette a fuoco in ogni scatto una sorta di manuale ‘filosofico’ del vivere, lasciandoci godere di una bellezza che va oltre lo sguardo”.
Il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani consegnerà al regista questo riconoscimento di eccellenza, con Nastri e premi speciali ai vincitori, scelti tra i titoli della Selezione oggi annunciati, fra “Cinema del Reale”, film su “Cinema, Spettacolo, Cultura” e quest’anno anche una “cinquina speciale” dedicata all’Arte.
Il Nastro dell’Anno è un riconoscimento che nei Documentari, come tra i migliori titoli del Cinema, premia l’eccellenza e la particolare qualità di un film “speciale”. “Un Nastro d’Argento quest’anno già annunciato per il Cinema a Paola Cortellesi per l’exploit di un film straordinario come C’è ancora domani – ricorda a nome del Direttivo la presidente, Laura Delli Colli – e andato per i documentari nel 2022 a Giuseppe Tornatore per Ennio sul grande Morricone, e nel 2023 al film di Francesco Zippel su Sergio Leone, L’italiano che inventò l’America”.
I due documentari per i quali Mario Martone riceve il Nastro dell’Anno fanno parte della selezione dei 55 “concorrenti” di quest’anno, scelti tra i 130 titoli proposti nel 2023 dai Festival più importanti o nelle rassegne specializzate e comunque presentati anche su reti o piattaforme televisive. In selezione un panorama ricco di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità ma neanche la Storia recente con uno sguardo particolare rivolto al presente nel cinema del reale in un anno drammatico tra migrazioni, guerre, femminicidi, allarme per le mutazioni climatiche e, nel mondo degli Spettacoli e nella Cultura, dedica un’attenzione speciale, con il Cinema, ai protagonisti della musica.
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