A Io Capitano di Matteo Garrone è stato assegnato il Capri Humanitarian Award 2023, premio speciale della 28esima edizione di Capri, Hollywood -The International Film Festival (27 dicembre al 2 gennaio).
La kermesse è promossa con il sostegno del Ministero della Cultura (Dg Cinema e Audiovisivi), della Regione Campania e il patrocinio dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo che ha pienamente condiviso la motivazione annunciata dall’Istituto Capri nel mondo: “Io capitano – sostiene il premio Oscar Bobby Moresco, chairman di Capri, Hollywood 2023 – merita il Premio Capri Hunanitarian Award per l’alto senso civico di un’opera sincera che promuove solidarietà e inclusione, nel rispetto degli individui e delle diversità culturali. Un film che sottolinea l’importanza della fratellanza e della sensibilità per quanti soffrono i disagi di un’area del mondo che necessita l’impegno e l’attenzione dell’umanità” ha concluso lo sceneggiatore e regista italoamericano nell’esecutivo del Festival di quest’anno insieme ai colleghi Jim Sheridan, Shekhar Kapur, Michael Radford con gli italiani Mimmo Calopresti, Enrico Vanzina, i premi Oscar Alessandro Bertolazzi e Gianni Quaranta, e a Tony Renis (chairperson onorario) e alla cantante Noa (presidente onorario).
“Sarà una nuova occasione per aprirsi col cuore ai fratelli africani a cui abbiamo già dedicato l’edizione 2016 di Capri Hollywood – aggiunge Pascal Vicedomini, fondatore e produttore del Festival che inaugura la stagione globale degli Awards – E saremo felici di accogliere con vivo affetto i protagonisti di un’opera che sta commuovendo il mondo al di là di ogni aspettativa. Siamo nel 2023 e non si capisce perchè l’EFA abbia ritenuto non eleggibili al voto i giovani attori Seydou Sarr e Moustapha Fall, artefici di una straordinaria perfomance che li ha lanciati verso importanti traguardi globali. Evidentemente è un regolamento da adeguare alle nuove realtà del cinema”.
La cerimonia il 28 giugno al Teatro Antico, e proprio nella cittadina siciliana il suo esordio, 42 anni fa, con Le Dernier Combat: il ritorno, qualche anno dopo, per girare anche Le Grande Bleu, apertura di Cannes ‘88
Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini e Noi e loro di Delphine e Muriel Coulin vincono il Prix Palatine 2025 assegnato da una giuria giovane di italiani e francesi
Consegnati i riconoscimenti dedicati ai mestieri e l'artigianato del cineaudiovisivo italiano. Capo costruzioni scenografiche di Cinecittà vince per Conclave. Parthenope di Sorrentino film dell'anno
Il regista riceve il riconoscimento all'Accademia dei Lincei a Roma, alla presenza del presidente Mattarella: “La pace dovrebbe essere la nostra massima aspirazione”