7 film sul multiverso prima dell’Oscar a ‘Everything Everywhere’

Il film dei Daniels dominatore agli ultimi Oscar ha dei precursori: ecco 7 film scritti bene, immaginati in modo unico e in grado di sconvolgere la vostra mente. Da Lola corre a Source Code, fino ad a


La cultura pop moderna è dominata da un cliché fantascientifico che ha surclassato tutti gli altri: il multiverso. La sua esistenza non ha trovato prove nella scienza, bensì  un fertilissimo terreno nel Pianeta Cinema. E con il trionfo di Everything Everywhere all at once dei Daniels della serata degli Oscar di quest’anno (sette statuette, tra cui l’ambito premio per il miglior film) ha definitivamente lanciato il concetto di multiverso nell’Olimpo dello storytelling cinematografico.

Il multiverso è l’idea che esistano numerosi altri universi speculari che corrono parallelamente al nostro universo reale. Questi altri universi possono differire per origine, fisica o biologia, ma nel complesso rappresentano dimensioni e realtà simili alla nostra.

Everything Everywhere all at once ovviamente ha dei precursori, ecco 7 film scritti bene, immaginati in modo unico e in grado di sconvolgere la vostra mente.

Alcuni cult, altri blockbuster, altri ancora “semplici” perle da recuperare. In tutti i casi opere che vanno viste e riviste (in questo Universo o in un altro a vostra scelta).

LOLA CORRE (2001) di Tom Tykwer

Un multiverso cinematografico può disorientare. Il classico tedesco Lola Corre sfrutta questo aspetto con un’eroina irresistibile e una premessa di alto livello.

La storia segue la protagonista Lola (Franka Potente), costretta a trovare 100.000 marchi tedeschi in venti minuti se vuole salvare il suo fidanzato Manni (Moritz Bleibtreu). Il regista Tom Tykwer ha mostrato tre diversi scenari in cui Lola acquisisce il denaro in modi diversi, e ogni scenario si svolge con una propria serie di ostacoli e minacce.

L’agilità e l’acutezza mentale di Lola sono messe alla prova in ognuno degli scenari e la durata di 80 minuti ci regala una storia senza un attimo di respiro smaltata di ironia, tensione e follia.

 

TRIANGLE (2009) di Chris Smith

Un gruppo di persone rimane bloccato in un’anomalia temporale a bordo di una nave fantasma. Il film ha come protagonista Melissa George nel ruolo di Jess, una madre single che si unisce a un gruppo di persone per una giornata di navigazione. Una strana tempesta fa rovesciare la loro barca, ma la maggior parte di loro riesce a salire a bordo di un transatlantico che sembra essere abbandonato.

È un horror psicologico molto intelligente e dalla declinazione “slasher” dove gli spettatori imparano a conoscere la nave dal punto di vista di Jess, che incontra diverse versioni di se stessa, tutte intente a fuggire dalla trappola temporale in cui si sono ritrovate.

 

MR NOBODY (2009) di Jaco Van Dormel

In questo classico cult della fantascienza, Jared Leto interpreta un uomo di 118 anni che, con la memoria che si affievolisce, ripensa alla sua vita e alle decisioni che ha preso, soprattutto nei confronti dei suoi tre principali amori e dei suoi genitori divorziati.

Attraverso questo sguardo retrospettivo, il film porta sullo schermo molteplici realtà attraverso la vita di Nemo Nobody, e la narrazione non lineare che salta da una fase all’altra lo rende ancora più intrigante.

Sebbene Mr. Nobody sia un po’ confuso se non si è pronti ad affrontarlo, le immagini coinvolgenti e l’ambientazione futuristica valgono l’esperienza: un’impareggiabile corsa emotiva sulle montagne russe del multiverso.

 

SOURCE CODE (2011) di Duncan Jones

Se amate i film di fantascienza, Source Code è uno dei film da non perdere. Il suo approccio alla realtà alternativa, alla teoria del multiverso di Hawking e a Dio è affascinante da guardare e da riflettere.

È la storia del capitano Colter Stevens (Jake Gyllenhaal) che fa parte di un programma governativo segreto in cui deve rivivere ripetutamente gli otto minuti precedenti l’esplosione di un treno. Tuttavia, ben presto sospetta di non stare vivendo una simulazione, ma di creare linee temporali alternative ogni volta che torna indietro.

Film come Source Code non sono solo un semplice intrattenimento. Sono lì per sfidare e invogliare a pensare oltre le verità conosciute della vita e allo stesso tempo per celebrare l’arte cinematografica.

 

COHERENCE – OLTRE LO SPAZIO TEMPO (2013) di James Ward Byrkit

I film ambientati in un unico luogo tendono a essere meno caotici, ma questo non si applica  a Coherence, storia-puzzle nella sua forma più pura che esplora il concetto di “decoerenza quantistica attraverso una trama multiverso”  (fa venire il mal di testa già solo a leggerlo).

In questo film, otto amici si danno appuntamento per una riunione, ma presto si rendono conto che le persone nella casa accanto sono versioni alternative di loro stessi.

Tutto accade dopo il passaggio di una cometa, che divide il mondo in diverse realtà. Poiché solo una versione di ogni persona è destinata a rimanere in vita dopo la completa scomparsa della cometa, la sopravvivenza del più adatto rimane l’unica strategia logica. Gli eventi precipitano così nel tradimento e nel caos omicida.

 

SPIDERMAN: UN NUOVO UNIVERSO (2018) di Phil Lord e Christopher Miller

Se c’è un film che fonde in modo straordinario la regia di un blockbuster con le idiosincrasie del multiverso scritte in modo intelligente, questo è Spider-Man: Un nuovo Universo.

L’idea di creare una continuità animata del mito di Spider-Man sembrava inizialmente pericolosa e rischiosa, ma i registi Phil Lord e Christopher Miller hanno saputo stravolgere il franchise con cambiamenti brillanti.

Il concetto di multiverso alimenta l’arco di crescita del personaggio, offrendo una dosa di “action” al limite della sopportazione, sostenuta sempre da un’animazione incredibilmente bella.

Spider-Man: Un nuovo Universo è un vero capolavoro: non solo un eccellente film sul tema degli universi paralleli, non solo un film di supereroi impeccabile, ma uno dei più bei film degli ultimi anni.

 

SPIDERMAN NO WAY HOME (2021) di Jon Watts

Il Marvel Cinematic Universe si è impegnato a fondo nel concetto di multiverso che è emerso per la prima volta in Doctor Strange, Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home. Ma è stato solo in Spider-Man: No Way Home che questa costruzione teorica del mondo si è trasformata in realtà concreta.

La storia vede Peter Parker (Tom Holland) chiedere al Dr. Strange (Benedict Cumberbatch) un incantesimo che permetta a tutti di dimenticare la sua identità di Spider-Man. Ciò che accade è che il Dottor Strange apre il multiverso che porta gli altri Spider-Man e i loro nemici nel suo mondo.

Il multiverso è in realtà solo un espediente per ampliare a dismisura la gioia dei fan, ma in questo caso funziona molto bene.

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18 Marzo 2023

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