Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
Luca Bergamin intervista su “ll Corriere della Sera” la diva francese Carole Bouquet, sottolineandone i tanti legami con l’Italia: dal vino che produce a Pantelleria, ai set condivisi con Adriano Celentano e Francesco Nuti. Tra i suoi rimorsi il fatto di avere recitato in un film di 007, Solo per i tuoi occhi: “Le riprese durarono sei mesi, non ne potevo più. Mi rifiutai di fare la promozione negli Stati Uniti”.
“Ci aveva provato Gian Maria Volonté, con orgoglio la nostra generazione può dire di aver chiuso una battaglia iniziata da lui” celebra così Vittoria Puccini la stipula del primo contratto nazionale di lavoro degli interpreti del settore cine-audiovisivo, nell’apposita intervista di Stefania Ulivi per “Il Corriere della Sera”.
Dopo il successo senza precedenti dell’opera prima di Paola Cortellesi, Federico Pontiggia su “Il Fatto Quotidiano” disegna un quadro del cinema a femminile che arriverà nel 2024, un’eredità che parte da Lina Wertmüller. “Da Guerritore a Giraud, da Ronchi a Buy”, i film diretti da donne in arrivo non sono pochi e c’è molta attesa di scoprirli.
Protagonista della fiction Rai Non ti pago e interprete del film Enea del figlio Pietro, Sergio Castellitto è stato intervistato da Arianna Finos per “La Repubblica”. “Pietro ha messo in campo nel film, non in modo autobiografico, la famiglia. – rivela l’attore parlando del film in uscita l’11 gennaio – È un atto di coraggio, non di vanità. È come leggere la propria vita e farla diventare cinema”.
Gianni Riotta su “La Repubblica” analizza un pezzo del prestigioso “New York Times” in cui Jason Horowitz, in occasione dei quarant’anni di Vacanze di Natale, spiega impietosamente ai lettori d’oltreoceano il fenomeno “sessista e volgare” dei cinepanettoni italiani, che ha caratterizzato il nostro cinema per oltre un trentennio. “Sono film mai degni di essere visti all’estero che riflettono gli anni menefreghisti e edonisti di fine secolo” si legge.
Sempre su “La Repubblica” Antonio Monda ha l’occasione di intervistare il celebre sceneggiatore David Mamet, uno che “ha scritto quaranta sceneggiature, diretto dieci film ed è stato licenziato dodici volte”. L’autore se la prende con la cultura liberal: la Hollywood odierna è afflitta per Mamet dalla “degenerazione aziendale” e dal controllo da stato di polizia dei “commissari della diversità”, al punto che “oggi il personaggio negativo è riconoscibile dal colore bianco della sua pelle”.
Recentemente nelle sale con Improvvisamente a Natale mi sposo, Violante Placido è protagonista dell’intervista di Fulvia Caprara per “La Stampa” incentrata principalmente sul ruolo della donna nella società e nel cinema. “Serve una nuova complicità con gli uomini puntare a traguardi alti, senza farsi problemi in partenza” afferma l’attrice.
Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep
Michelle Yeoh nel musical Wicked, Santamaria in Una terapia di gruppo, la presenza di Margarethe Von Trotta a 'Cinema e donne' e un exploit teatrale di Violante Placido tra le notizie principali di oggi