27 aprile 2023, la rassegna stampa

Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.

Iniziano oggi le riprese della serie Netflix Il Gattopardo, tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con un cast composto, tra gli altri, da Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli e Monica Bellucci. Ne scrive Renato Franco sulle pagine de “Il Corriere della Sera”. “Una storia attuale pur essendo stata scritta quasi 70 anni fa. – dichiara Tinny Andreatta, vicepresidente per i contenuti italiani di Netflix – Nell’anima di questo lavoro c’è un’umanità e un’universalità straordinarie, un’identità specifica e autentica che, proprio perché unica, può arrivare a tutti. La nostra speranza è di produrre qualcosa che sia intrinsecamente italiano con un richiamo internazionale”.

I 100 ANNI DI ZEFFIRELLI

Come scrive Giulia Bianconi, Lucia Borgonzoni, sottosegretario al Ministero della cultura, racconta a “Il Tempo” le iniziative che ci saranno da qui ai prossimi mesi per celebrare il grande regista Franco Zeffirelli, nato nel 1923 e scomparso quattro anni fa. “Lo scorso settembre ho iniziato a lavorare a un tributo molto forte in Italia e all’estero. – dichiara Borgonzoni – Ammetto non sia stato facile, non ho trovato facilitata la strada anche tra i funzionari del ministero. Ora siamo ancora in fase di lavoro, ma posso annunciare che ci saranno delle retrospettive dei suoi film, tra restauri a carico di Cinecittà e documentari in partnership con la Rai. In Italia ci sarà un omaggio in festival come quello di Bellaria e alla Festa di Roma. Infine, con l’Istituto Luce aiuteremo la digitalizzazione dell’archivio fotografico della Fondazione Zeffirelli onlus”.

JOSHUA JACKSON

Su “Donna Moderna” doppio spazio dedicato alla nuova serie tratta dal film cult del 1987 Attrazione Fatale, che sarà disponibile dal 1° maggio su Paramount +. A prendere i panni del protagonista Daniel, all’epoca interpretato da Michael Douglas c’è Joshua Jackson, attore noto per i ruoli in Dawson’s Creek e in Fringe. Lo intervista Roberto Croci, concentrandosi inizialmente sulle differenze con l’originale: “Rispetto al film, nella serie tv la salute mentale di Dan è discutibile. – dichiara Jackson – è un uomo che non è onesto con se stesso, che permette alla propria fragilità di causare danni immensi, che non riesce a contenere i lati più oscuri del suo ego. Ci tiene ad apparire corretto anche se in realtà non lo è”.

NICOLAS CAGE

In occasione dell’uscita del film Renfield, Andrea Caraguti su la “Stampa” intervista l’attore premio Oscar Nicolas Cage, che nel film interpreta l’iconico personaggio del conte Dracula. “Non sono il protagonista, – afferma Cage – questa non è la storia di Dracula ma è il racconto di una relazione tossica fra il suo aiutante, Renfield, e un datore di lavoro troppo esigente e narcisistico. Per me Dracula è esilio e amore. Lui ama ma non è mai ricambiato. Se ami e sei sempre respinto, è normale che le cose finiscano male”.

MAHA HAJ

È disponibile nelle sale Mediterranean fever di Maha Haj, film che ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura all’ultimo Un Certain Regard di Cannes. A intervistare la regista palestinese per “Avvenire” c’è Emanuela Genovese. “Conosco bene quello che racconto perché è parte della mia vita, anche se l’ho estremizzata. – racconta Haj – Di una cosa però ero sicura. Non volevo rappresentare l’eroe palestinese, forte, centrato, che compie miracoli per la famiglia e la nazione. Se vai nei cinema palestinesi molti dei personaggi sono così. Ma spesso nella vita di ogni giorno ci sono invece gli anti-eroi”.

ALBERT SERRA

Pacifiction – Tourment sur les Îles, il nuovo film di Albert Serra, sarà in sala l’11 maggio. Arianna Finos incontra il regista francese a Parigi e lo intervista per “La Repubblica”. Il film è ambientato in una Tahiti postcoloniale e utilizza attori non professionisti. “Mai fatte prove con loro. – rivela Serra – È un modo anarchico, io stesso non so di quale argomento tratteremo: eppure questi attori sono credibili in tutto. Ogni frase, ogni movimento ha la qualità della realtà ma c’è sempre un’ambiguità dovuta al potenziale delle immagini, qualcosa di cui non sei mai sicuro”.