Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
MICHELLE YEOH E LA LOTTA CONTRO I PREGIUDIZI
Michelle Yeoh, intervistata da ‘La Repubblica’, riflette sulle sfide della sua carriera come donna asiatica nel cinema, ricordando la sua infanzia in una Malesia multirazziale dove la diversità era normale. Prima asiatica a vincere un Oscar da protagonista, sottolinea l’importanza di ruoli inclusivi e di lottare contro i pregiudizi. Parla del suo coinvolgimento nel film Wicked, diretto da Jon M. Chu, apprezzandone i temi di accettazione e amicizia. Accanto al marito Jean Todt, inviato speciale ONU per la sicurezza stradale, Yeoh condivide l’impegno per cause sociali, riconoscendolo come “un eroe”. Del film parlano anche ‘QN . Giorno – Carlino – Nazione’ e il ‘Corriere della sera’.
CLAUDIO SANTAMARIA TRA ODISSEA E PSICOTERAPIA
Claudio Santamaria, in un’intervista a Fulvia Caprara su ‘La Stampa’ riflette sul suo percorso a 50 anni, evidenziando il valore dell’arte come mezzo per interrogarsi sul mondo. Parla del suo ruolo nel film Una terapia di gruppo, dove interpreta un uomo ossessionato dal calcolo aritmetico, rivelando alcune delle sue manie personali, come la ricerca di simmetria fisica. Santamaria sottolinea anche l’importanza dell’empatia e della resistenza al cinismo, temi presenti nel suo ruolo in The Return, tratto dall’epilogo dell’Odissea. Si esprime infine sull’importanza della socialità e sul pericolo della disumanizzazione nella società moderna.
MARGARETHE VON TROTTA A CINEMA E DONNE
La regista Margarethe von Trotta, ospite al 45° Festival di Cinema e Donne di Firenze, ha presentato il suo nuovo film Ingeborg Bachmann: Journey into the Desert, incentrato sulla poetessa austriaca e sul conflitto con lo scrittore Max Frisch. In un’intervista a ‘QN-Giorno-Carlino-Nazione’, Von Trotta ha sottolineato come il successo femminile sia spesso fonte di tensione e ha paragonato i femminicidi odierni agli “anni di piombo” per la loro gravità sociale. Ha inoltre elogiato registe italiane come Alice Rohrwacher e Paola Cortellesi. Anche ‘Il Manifesto’ dedica spazio alla presenza della regista al festival.
VIOLANTE PLACIDO E GEORGE ORWELL
Violante Placido debutta al Teatro Carcano di Milano come protagonista dell’adattamento teatrale di 1984 di George Orwell, diretto da Giancarlo Nicoletti, un’opera che esplora i temi del controllo tecnologico e della manipolazione sociale. In un’intervista a ‘QN – Giorno – Carlino – Nazione’, l’attrice sottolinea la contemporaneità del romanzo, con parallelismi alla nostra realtà, come l’odio mediato dai social e la riduzione del linguaggio per limitare il pensiero critico. Racconta anche la sua ricerca di libertà, sia personale che artistica, e il percorso che l’ha portata al teatro, superando dubbi e timori iniziali.
Paola Cortellesi: "In nome di Giulia, basta. È fondamentale educare all'affettività", Paolo Sorrentino annuncia il nuovo film con Toni Servillo La grazia, Sean Penn contro l'Academy, Diana Karenne. La donna che visse sette volte, il nuovo romanzo di Melania Mazzucco
Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep