Le star Hwang Dong-hyuk e Lee Jung-jae, rispettivamente regista e attore protagonista della serie TV dal successo globale targata Netflix Squid Game; il maestro del cinema coreano Im Sang-soo; la regista Shin Su-won, tra le più rappresentative del mondo femminile della Corea del Sud; l’attore Cho Jin-woong (interprete in oltre 50 film tra cinema e tv) insieme al regista, promessa del cinema, Lee Kyu-man. Sono questi gli ospiti protagonisti del tappeto rosso della ventesima edizione del Florence Korea Film Fest che si terrà a Firenze dal 7 al 15 aprile nei cinema La Compagnia (sala principale della manifestazione), Stensen, MAD Murate Art District e online sulle piattaforme Più Compagnia e Mymovies.
Il festival racconta in 80 film la Corea del Sud in un programma diviso per sezioni: i maggiori successi al botteghino in Orizzonti Coreani; ritaglia uno spazio importante alle giovani promesse nei programmi Independent Korea e Corti, Corti! e l’attualità più stringente nella sezione documentaristica K-Documentary. Tra le novità assolute la sezione Webtoon & Cinema, il focus sui fumetti digitali pensati per essere letti su smartphone, tra le ultime tendenze della Corea del Sud e il lancio sul mercato di K Vision, la prima piattaforma online in Italia dedicata al solo cinema coreano.
Al programma si aggiunge una retrospettiva dei film all’attore Lee Jung-jae (Squid Game), la prima organizzata in Italia, con una selezione dei maggior successi in carriera. Protagoniste di questa edizione saranno una serie di masterclass, un modo per far incontrare il pubblico con le star del festival. Sabato 9 aprile l’attore Lee Jung-jae e il regista Hwang Dong-hyuk, conversavano con i critici cinematografici Caterina Liverani e Marco Luceri per parlare di Squid Game e spaziare sull’imponente carriera da attore di Lee Jung-jae.
All’attore, con 30 film in carriera, ex modello classe 1972, sarà dedicato un omaggio con una selezione di 10 film che hanno meglio caratterizzato il suo percorso artistico: dagli esordi di The young man (1994) fino a City of the rising sun (1999), che lo vede vincitore di ben due premi come miglior attore (Korean Association of Film Critics Award e Blu Dragon Award). Il festival ripercorre la sua carriera presentando Il mare (2000) che ha avuto un remake statunitense nel 2006 uscito anche in Italia con il titolo La casa sul lago del tempo con Sandra Bullock e Keanu Reeves; Asako in Ruby shoes (2000); e poi New world (2013) qui, al fianco di Choi Min-sik; The face reader (2013), progetto storico di Lee Jong-suk, uno dei film con il maggior incasso in Corea del Sud nel 2013, con 9,1 milioni di spettatori; Assassination (2015) thriller storico ambientato durante l’occupazione giapponese degli anni ’30 fino ai più recenti Svaha the sixth finger (2019) in cui l’attore è alle prese con un mistero che coinvolge una setta buddista e Deliver us from Evil, (2020) film in prima italiana che uscirà su Amazon Prime Video l’11 aprile, distribuito da Blue Swan Entertainment.
Martedì 12 aprile il regista Chae Yeo-jun e l’illustratore Kim Woo-sub faranno una panoramica sul fenomeno webtoon insieme a Veronica Croce. Questa masterclass è in collaborazione con Nemo Academy). E infine mercoledì 13 l’attore Cho Jin-woong e il regista Lee Kyu-man ripercorreremo le tappe fondamentali delle loro carriere e dei loro successi, introducendo il film The Policeman’s Lineage” in compagnia diCaterina Liverani e di Luigi Nepi (Università di Firenze), con la partecipazione del direttore del Festival Riccardo Gelli. Ingresso con prenotazione obbligatoria (tutte le masterclass si terranno al cinema La Compagnia,permaggiori informazioni consultare il sito www.koreafilmfest.com).
Dichiara Riccardo Gelli, ideatore e direttore del festival – “Guardiamo oltre i vent’anni passati e siamo orgogliosi di poter raccontare quello che abbiamo costruito: un ponte ideale ma solido tra i due paesi. Quest’anno, come piace a me sottolineare, non sarà solo un festival ma una festa”.
L’inaugurazione della 20/ma edizione è affidata al regista Im Sang Soo, che venerdì 7 aprile sarà presente in sala per incontrare il pubblico e introdurre, per la prima volta in Italia, il suo ultimo film Heaven: to the Land of happiness. Presentato al Busan International Film Festival (BIFF) è un road movie interpretato da Choi Min-sik (tra più famosi attori in Corea del Sud, storica la sua interpretazione in “Oldboy”) nei panni di un detenuto malato terminale che scappa con Park Hae-il anch’egli gravemente malato che non può permettersi le cure necessarie in un’avventura che diventerà il loro viaggio alla ricerca della felicità. Nel cast anche Yuh-Jung Youn, la nonna non convenzionale Soonja di Minari.
Chiuderà la kermesse l’atteso Escape from Mogadishu del regista Ryoo Seung-wan. Il film, campione d’incassi al botteghino in Corea del Sud è basato su una storia vera, ambientato durante la guerra civile a Mogadiscio quando i diplomatici rivali della Corea del Nord e del Sud rimangono intrappolati insieme e uniranno le forze per riuscire a scappare.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis