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A pochi giorni dall’uscita in sala, prevista per il 21 novembre, Paolo Mereghetti scrive su “Il Corriere della Sera” la sua recensione di Napoli-New York, il film di Gabriele Salvatores tratto da una sceneggiatura ritrovata di Federico Fellini e Tullio Pinelli. Una favola ambientata tra due continenti a metà del secolo scorso, in cui il regista premio Oscar “cerca una via mediana, artigianale ed evocativa, che chiede allo spettatore un atto di fiducia: nella bontà degli uomini e nella magia del cinema di una volta”. Due stelle e mezze su quattro è la valutazione finale.
È quello di Claudia Gerini Il corpo a cui fa riferimento il titolo del nuovo film di Vincenzo Alfieri che sarà presentato Fuori Concorso al 42° Torino Film Festival. “Fare la perfida mi piace, ma, per diventare Rebecca, ci è voluto coraggio. – racconta l’attrice in relazione al suo personaggio nell’intervista a Fulvia Caprara de “La Stampa” – È una ‘self made woman’, ha un gran talento manageriale, un carattere spigoloso, una personalità eccentrica e forte, ma è anche una donna molto sola”. “Per molti uomini è difficile stare accanto a donne impegnate, che prendono decisioni, ci riescono in pochissimi” aggiunge Gerini.
Un ex poliziotto, oggi guardia carceraria, viene incastrato per omicidio e dovrà fuggire per cercare la verità: è questo il ruolo che Luca Argentero deve interpretare nel film La coda del diavolo, in arrivo il 25 novembre su Sky. Un tipico personaggio da action thriller a cui, come ricorda Giulia Bianconi de “Il Tempo”, l’attore non è particolarmente abituato: “Oggi è più facile vendere un’immagine che ha una certificazione che funzioni. – dichiara Argentero – Quel lato empatico e solare del mio carattere l’ho investito negli ultimi anni della mia vita in Doc. Qui i produttori hanno, invece, investito su un mio aspetto inedito, che può non essere commercialmente efficace rispetto a un altro che sembra esserlo. E questo è sinonimo di stima”.
Nell’insolita collocazione dell’inserto “L’Economia” de “Il Corriere della Sera” troviamo l’intervista a Pupi Avati a firma Anna Maria Catano. Un’occasione per raccontare la sua “scalata sociale” guidata dal talento e dalla determinazione. “Tutti devono maturare un proprio sogno, un sogno individuale, non collettivo. – è il consiglio di Pupi Avati ai giovani – Bisogna avere la convinzione di essere unici ed eccezionali. Deve essere qualcosa che ha a che fare con la ragionevolezza, ma il Dna di ognuno di noi è unico. Devono pensare di valere, non di essere un numero dell’auditel, di un partito, di una qualunque situazione. Il piano B è nefasto se è quello della rassegnazione”.
A Very Royal Scandal, la miniserie sull’intervista che il Principe Andrea ha rilasciato alla giornalista della Bbc, Emily Maitlis arriverà il 26 novembre su Tim Vision. Ne scrive su “La Stampa” Giovanni Berruti che riporta le dichiarazioni del protagonista Michael Sheen, interprete del Principe Andrea: “Sono partito dall’intervista, l’ho trovata una preziosa fonte di informazioni sul comportamento del Principe Andrea, sulla sua psicologia. Le cose che ha reputato che lo potessero aiutare, gli si sono in realtà ritorte contro, ciò fa emergere una sua percezione del tutto distorta di cosa può essere utile per tutelare la propria immagine. Non sappiamo con certezza cosa sia accaduto realmente. Non esprimo giudizi, mai come stavolta il mistero è un elemento determinante”.
Adele Tulli racconta Real, Cillian Murphy produttore, la giustizia per Eastwood, il successo senza tempo di Interstellar, una mostra per Marlon Brando
Salvatores e il recupero di una vecchia sceneggiatura di Fellini, Celeste Dalla Porta, protagonista di Parthenope su Sorrentino: "pretende moltissimo, ma dà anche", Edoardo Leo: "Otello è la cronaca di un uomo geloso che massacra sua moglie"
Clint Eastwood e il Gladiatore, Liliana Segre e L'Amica geniale i punti salienti della rassegna di oggi
La nomina di Alessandro Usai a nuovo presidente Anica e l’arrivo in sala de Il gladiatore II. Poi il ricordo del produttore Galliano Juso, l’intervista a Enrico Vanzina sul suo libro fresco di stampa e l’uscita del volume su Anselmo Ballester e “il cinema dipinto” nei suoi celebri manifesti