Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
DENIS VILLENEUVE: DUNE – PARTE DUE NON È UN SEQUEL
È il titolo a indicarlo, il nuovo film è un secondo capitolo, che ricomincia dove finiva il primo, nel deserto del pianeta Arrakis. Ci tiene a precisarlo il regista canadese a Stefania Ulivi sul ‘Corriere della Sera’. “La prima parte era più contemplativa, seguivamo un ragazzo (Timothée Chalamet) vittima degli eventi, impegnato a sopravvivere”, continua Villeneuve. “La parte due è più viscerale, muscolare, con un carico emotivo maggiore”.
SABRINA FERILLI, UN ALTRO FERRAGOSTO SENZA FANTASTICHINI
Nel sequel di Ferie d’Agosto, nuovamente diretto da Paolo Virzì, “la famiglia è stordita, rappresenta un po’ la confusione di oggi. Se all’inizio Marisa era una donna insoddisfatta e malinconica, oggi non crede nemmeno più che possa cambiare qualcosa”. L’attrice parla dell’uscita del film in sala il 7 marzo in un’intervista di Michela Auriti su ‘Oggi’, dedicata anche al prossimo rientro di Ferilli su Rai 1 con la serie Gloria di Fausto Brizzi.
LUCA ARGENTERO: COME SPIEGO IL SUCCESSO DI DOC – NELLE TUE MANI
“È basato su cose combinate un po’ magicamente. Intercettare il gusto della gente è raro”, afferma l’attore in un’intervista a tutto campo di Elvira Carella su ‘Quotidiano Nazionale’. “È successo in Doc per la storia e i personaggi giusti, in un momento storico corretto. Poi, c’è un messaggio fondamentale: prendersi cura degli altri. E tutti sentiamo l’esigenza che qualcuno si occupi di noi. La nostra sanità pubblica è un bene prezioso”.
WAR IN EDUCATION, GLI EFFETTI SULLA CULTURA DELLA GUERRA IN UCRAINA
“I Russi hanno distrutto più di 3mila scuole e rapito più di 10mila bambini ucraini per deportarli nel proprio Paese dove vengono ‘rieducati’”, afferma il regista romano Stefano Di Pietro in un’intervista ad Alessandra De Luca su ‘Avvenire’. Il film, distribuito nel mondo da OffThe Fence,verrà mostrato in occasione dell’anniversario dell’inizio della guerra in diverse città europee, tra cui anche Milano, in attesa di un possibile approdo in tv e su piattaforma.
ALDO GRASSO: IL DOCUMENTARIO SU PATTY PRAVO È TROPPO PATINATO
Patty Pravo di Duccio Forzano, prodotto da Rai Documentari e Ballandi, “è troppo patinato, troppo posato, come un servizio per una rivista di moda”, scrive Aldo Grasso nella sua rubrica sul Corriere della Sera. “Lo avrei preferito più ‘sporco’, più umano, più vivido. Si sarebbe potuto evitare il deserto, la Venezia in stile Canaletto e i costumi di scena: bastava la sua fascinazione, l’impronta della sua voce, nella quale le parole sono soltanto stati d’animo per suggestioni eterne”.
Paola Cortellesi: "In nome di Giulia, basta. È fondamentale educare all'affettività", Paolo Sorrentino annuncia il nuovo film con Toni Servillo La grazia, Sean Penn contro l'Academy, Diana Karenne. La donna che visse sette volte, il nuovo romanzo di Melania Mazzucco
Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep