Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha incontrato, martedì 16 febbraio, nella sede del MiBACT una delegazione dell’Associazione 100autori con cui ha discusso il contenuto del DDL che, nelle intenzioni del governo, rappresenta un passo decisivo verso la riforma del sistema dell’audiovisivo che tutte le associazioni del settore da anni sollecitano.
In una nota i 100autori sottolineano che “l’occasione è stata utile e costruttiva per condividere osservazioni e criticità del DDL, su cui il ministro si è impegnato a lavorare di concerto anche nella successiva fase di discussione parlamentare. Nello specifico:
Definizione di ‘produttore indipendente’
Nel DDL si rinvia ad altri testi – in particolare, al Testo Unico dei Servizi Media Audiovisivi. 100autori chiede di rivedere questa definizione allineandola alle ‘best practices’ europee e al possesso di quote di diritti di proprietà sull’opera, stabilendo chiare modalità contrattuali anche al fine di fornire la massima trasparenza sui prezzi praticati e i processi di formazione degli stessi: condizione necessaria per la definizione delle quote di diritti – verticali e rinegoziabili ogni 5 anni – intestati a produttori e autori.
100autori ha suggerito la necessità di abbinare la questione della titolarità dei diritti alla stesura di un Contratto Nazionale di Lavoro per gli autori, che tuteli le posizioni più deboli, in particolare dei giovani, garantendo dei ‘minimi’ nelle diverse fasi di lavorazione che siano legati percentualmente al budget concesso.
Contributi selettivi
100autori auspica un incremento sostanziale della percentuale dedicata ai contributi selettivi a favore dei film ‘di qualità’, delle opere prime e seconde e under 35.
Contributi allo sviluppo
100autori ha chiesto che la quota di contribuzione a favore dei produttori, destinata allo sviluppo di opere cinematografiche e audiovisive – sviluppo che consiste in buona parte nella scrittura di soggetto, trattamento e sceneggiatura – venga stabilita in misura adeguata e non sacrificata al solo vantaggio della produzione, in quanto è proprio nella fase di ‘Ricerca & Sviluppo’ che si registra una delle maggiori debolezze del sistema.
Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo
100autori ha insistito perché le professionalità specifiche del settore siano presenti con un numero adeguato di rappresentanti e chiede che la selezione dei componenti di nomina governativa avvenga con criteri di effettiva competenza tecnica.
Su alcuni di questi argomenti il ministro Franceschini ha espresso la volontà di intervenire nell’immediato, cioè già nella stesura finale del DDL. In particolare: collegando l’erogazione dei contributi automatici e selettivi al rispetto di ‘minimi’ di retribuzione per sceneggiatori e registi, prefissati e stabiliti.
Convocando al più presto un tavolo di concertazione tra tutte le associazioni e categorie del settore per un confronto sul tema dei diritti e dei ‘minimi’. Il ministro ha annunciato infine la sua intenzione di convocare entro la fine di marzo un incontro con tutte le associazioni di settore per presentare il testo definitivo del DDL e, congiuntamente alla senatrice Di Giorgi, promotrice dell’altro DDL sull’audiovisivo, indicare come le due proposte, integrandosi, potranno trovare un percorso comune.
100autori ha ringraziato il ministro per la disponibilità a discutere senza preconcetti le modifiche migliorative possibili e per il clima con cui si sta affrontando la transizione verso un sistema più moderno di finanziamento e di rilancio di tutto il settore, non solo sul piano industriale ma anche a garanzia degli autori, che consentirà anche all’Italia di poter competere finalmente ad armi pari nel mercato globale dell’audiovisivo.
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