100autori a favore della proposta di direttiva europea sul Copyright

xL'associazione dell’autorialità audiovisiva ha invitato tutti i parlamentari europei a votare il prossimo 5 luglio a favore dell’approvazione della proposta di direttiva sul Copyright


L’associazione dell’autorialità audiovisiva 100autori ha invitato tutti i parlamentari europei a votare il prossimo 5 luglio a favore dell’approvazione della proposta di direttiva sul Copyright e si è rivolta al Governo Italiano perché sostenga questa iniziativa nell’interesse nazionale. “Il 5 luglio prossimo il Parlamento Europeo sarà chiamato, infatti, ad esprimersi sulla regolamentazione del Diritto d’Autore nel mercato unico digitale – si legge in un comunicato dei 100autori – La Commissione Affari Legali del Parlamento Europeo ha a lungo lavorato con i gruppi parlamentari di tutti i paesi membri e deliberato l’impianto legislativo che proporrà al Parlamento riunito in seduta plenaria. Tale impianto, seppur frutto di inevitabili compromessi, per la prima volta nella storia dell’Unione Europea, regolamenta per legge il Copyright e sancisce, con gli articoli 13, 14a, 15, 16 e 16a, il diritto degli Autori di contenuti audiovisivi a una giusta remunerazione attraverso la ripartizione dei proventi derivati dallo sfruttamento delle loro opere, oltre ad imporre l’obbligo di comunicazione da parte di broadcaster e delle piattaforme digitali della trasmissione e dello sfruttamento delle opere ai titolari legali dei diritti d’autore (“triangolo della trasparenza”).

Allo stato attuale  – continua il comunicato stampa – non esistono norme europee condivise tra tutti gli Stati membri a tutela del Copyright e le opere possono essere diffuse da chiunque senza alcun obbligo o sanzione, consentendo agli Over-The-Top (OTT), ossia alle imprese che forniscono, attraverso la rete Internet, servizi, contenuti (soprattutto video) e applicazioni, di ottenere ricavi multimilionari, senza i dovuti riconoscimenti agli autori di tali opere. I proventi generati dal settore audiovisivo, grazie al fondamentale lavoro di creazione degli autori, vanno attualmente ad esclusivo beneficio dei colossi di Internet, i cosiddetti FAGA (Facebook, Amazon, Google e Apple), e non solo. Tali proventi – conclude l’associazione dell’autorialità audiovisiva – se correttamente regolamentati e ripartiti con chi ne detiene legalmente i diritti, possono invece contribuire al miglioramento del Pil, creare più occupazione e ricchezza, sostenere il welfare di categorie artistiche scarsamente tutelate, contribuire alla conoscenza e alla produzione culturale, salvaguardando la libertà di espressione degli autori, il linguaggio e la forza di ciascun Paese europeo”.

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