10 marzo 2023, la rassegna stampa

Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo

NASCE THE HOLLYWOOD REPORTER ROMA

“The Hollywood Reporter”, una delle principali testate d’intrattenimento e di informazione cinematografica, lancia la prima edizione europea in quasi cento anni di storia. La testata avrà sede nella Capitale e si chiamerà “The Hollywood Reporter Roma”. Se ne parla su “La Repubblica”, su “Italia Oggi” e su “La Stampa”, dove Fulvia Caprara riporta ampiamente le dichiarazioni di Concita De Gregorio, che avrà il ruolo di direttrice: “Noi siamo l’Europa e, per questo, visti dagli americani, siamo un pozzo di sapere, una biblioteca di Babele, e poi siamo Roma, che vive una grandissima rinascita e che vuol dire Cinecittà, set, saperi del cinema, artigianato, maestranze, vivaio di talenti”.

CECILIA MINIUCCHI, 25 ANNI OLTREOCEANO

Su “Il Corriere della Sera 7” Enrico Caiano intervista la regista italiana Cecilia Miniucchi, da 25 anni a Hollywood, “un luogo non così ospitale come potrebbe sembrare”. Il suo ultimo Life Upside Down – La vita sottosopra è stato girato durante il lockdown e vanta la presenza di nomi come Bob Odenkirk e Danny Houston, che la regista dirigeva “collegandosi con FaceTime”.

FRANCESCO DI LEVA, ATTORE DA FESTIVAL

Il suo volto lo trovate attualmente sul grande schermo in Mixed by Erry e L’ultima notte di Amore, ma Francesco Di Leva è comparso in ben 12 film dal 2021 a oggi. Ancora Enrico Caiano su “Il Corriere della Sera 7” lo definisce un “attore da festival” per i suoi ruoli in film apprezzati a Cannes, Venezia e Berlino. Nell’intervista Di Leva parla del suo rapporto con Mario Martone, un “padrino artistico che mi ha coccolato e tutelato, tenendomi nella sua scuderia e facendomi giocare spesso”.

TETRIS, TRA VIDEOGAME E GUERRA FREDDA

A 40 anni dall’uscita del più venduto videogioco di sempre, Tetris, il 31 marzo Apple TV propone l’omonimo film con protagonista Taron Egerton, che, in piena guerra fredda, ne ripercorre le vicissitudini distributive tra gli USA, l’URSS e il Giappone. Marco Consoli su “La Repubblica Venerdì”, riporta le dichiarazioni del regista Jon S. Baird: “La storia, i personaggi e gli accadimenti sono reali -, spiega – anche se abbiamo riscritto parzialmente la sceneggiatura per accentuare la suspense e l’atmosfera da thriller di quella che in larga parte resta una commedia”.

JAMES GRAY E L’APOCALISSE

Sempre su “La Repubblica Venerdì” troviamo l’intervista a James Gray firmata da Roberto Croci. Il regista sarà in sala dal 23 marzo con Armageddon Time – Il tempo dell’apocalisse, film autobiografico con Antony Hopkins che interpreta il nonno del protagonista 12enne in una NY degli anni ’80. “La distanza con il passato ci permette di vedere le cose in modo più chiaro. – afferma Gray – Con Armageddon Time volevo dire che non è colpa di nessuno in particolare: contribuiamo tutti alla nostra catastrofe collettiva”.

L’OPERA PRIMA DI NICOLA PROSATORE

Esce il 16 marzo nei cinema Piano Piano, opera prima di Nicola Prosatore, che si è basato su un’idea della compagna Antonia Truppo. “Ho voluto fare un film di formazione, puro e pieno di archetipi, così com’è l’età dell’adolescenza” – racconta il regista a Giulia Bianconi de “Il Tempo”. Il film ambientato nella Napoli del 1987 è “una fiaba iperrealista con un linguaggio crudo e una dose di realismo”.

ADDIO AI FILM A MEDIO BUDGET

Partendo da una affermazione di Charlie Kaufman, Costantino della Gherardesca su “Il Foglio” ci racconta della presunta “morte dei film a medio budget”, quelli che – per gli standard hollywoodiani – oscillano tra i 5 e i 75 milioni di dollari. Nel pezzo si elencano una serie di film di successo che nello scenario attuale “non sarebbero mai esistiti”, perché alla fine “il discorso è davvero semplice: c’è chi i soldi li vuole spendere e chi li vuole solo accumulare”.