I vincitori dei Corti d’argento

'De l'amour perdu' di Lorenzo Quagliozzi, presentato a Venezia nella sezione Sic@Sic in collaborazione con Cinecittà, ha vinto come miglior corto di finzione, mentre miglior corto d'animazione è 'The Meatseller' di Margherita Giusti, già vincitore del David di Donatello


De l’amour perdu di Lorenzo Quagliozzi è il miglior corto di finzione, The Meatseller di Margherita Giusti il miglior corto d’animazione. Mentre il “premio speciale” va a Corpo unico di Mia Benedetta. Sono le opere premiate con i Corti d’Argento, edizione 2024. Il responso è arrivato questo pomeriggio al Cinema Caravaggio di Roma, dove si è tenuta la cerimonia di premiazione della sezione più “fresca” dei Nastri.

Anche quest’anno il Direttivo nazionale di giornalisti, composto da Laura Delli Colli, Fulvia Caprara, Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi, ha fatto la sua scelta e reso noti i nomi dei vincitori della 14esima edizione del premio.

Il vincitore della sezione di finzione, De l’amour perdu di Lorenzo Quagliozzi, ha prevalso sugli altri quattro concorrenti della cinquina, formata da Il compleanno di Enrico di Francesco Sossai, Dive di Aldo Iuliano e Tilipirche di Francesco Piras, Coupon. Il film della felicità di Agostino Ferrente. Scritto e diretta da Lorenzo Quagliozzi, prodotto dalla Numero 10 di Paolo Sorrentino e dalla Kavac Film e presentato all’80esima Mostra del Cinema di Venezia nella Settimana della Critica, sezione Sic@Sic organizzata in collaborazione con Cinecittà, De l’amour perdu racconta in 17 minuti il tormento psicologico di una monaca nella Francia occupata dai nazisti. E’ girato con stile elegante e scandaglia i misteri del cuore e della fede, tema da cui Quagliozzi si è detto sempre attratto.

Il premio della sezione animazione è andato, invece, a The Meatseller di Margherita Giusti, prima di una cinquina di cui facevano parte Il corpo del mondo di Simone Massi, In una goccia d’acqua di Valeria Weerasinghe, La notte di Martina Generali, Simona Pratola, Francesca Sofia Rosso e Oblivion di Igor Imhoff. Il corto, prodotto dalla Frenesy Film Company di Luca Guadagnino e già premiato con il David di Donatello 2024 all’animazione, è un documentario animato che racconta, in 17 minuti, la storia (reale) di una ragazza nigeriana Selinna Ajamikoko, e il suo sogno di diventare, come la madre, macellaia. Questa aspirazione porterà Selinna a intraprendere un viaggio, narrato dalla sua stessa voce, verso l’Italia, lungo il quale si troverà a scoprire la bestialità che si agitano in fondo all’animo umano.

Il premio speciale, infine, dedicato al fenomeno della violenza di genere, è andato a Corpo unico di Mia Benedetta, prima classificata della cinquina con Epitaph di Silvia Lorenzi, La quotidiana odissea di Penelope di Michele Bottini, La verità di Miranda Angeli, Chello ‘ncuollo di Olga Torrico. Interpretato, tra gli altri, da Iaia Forte, Vittoria Puccini e Francesco Bolo Rossini, il corto immagina, in 18 minuti e mezzo, un mondo distopico in cui le donne si sono estinte. Non rimangono che uomini cacciatori, puniti anche solo per il ricordo del femminicidio di cui sono colpevoli, a vivere la pena del contrappasso. Rinchiusi in uno spazio chiuso parlano al femminile come fossero loro stessi le vittime mentre fuori dalle celle l’ultima donna vivente viene inseguita da un cacciatore.

Sognando Venezia di Elisabetta Giannini ha vinto il Premio speciale per la migliore opera prima alla più giovane esordiente. Altro premio speciale per Dive di Aldo Iuliano con Daniele Ciprì alla fotografia e Marco Spoletini al montaggio. Premiati anche Chi spara per primo di Emanuele Palamara e, per l’uso creativo del footage, We should all be futurist di Angela Norelli, in concorso alla Settimana della Critica di Venezia.

Premio speciale per l’animazione infine a Il giusto di Davide Tromba, per la capacità di unire il tratto originale del disegno animato alla vicenda eroica di un ragazzo appena diciottenne, Attilio Francesetti ‘Tilliu’ che riuscì a mettere in salvo più di trecento ebrei tra neve e rocce impenetrabili nel gelido inverno del ’43.

Ed è infine, nella linea della difesa dei diritti negati, il Premio a Farnoosh Samadi, coraggiosa regista iraniana molto attiva in Italia, quest’anno in selezione ufficiale con Titanic, suitable version for iranian families.

Ai Premi ufficiali si aggiunge il contributo di Media Fenix, società di postproduzione partner dei Corti d’Argento, che ha attribuito un bonus in servizi per la realizzazione di sottotitoli per persone sorde e l’audiodescrizione per persone non vedenti e servizi di post-produzione del valore di 5000 euro.

06 Maggio 2024

Nastri 2024

Nastri 2024

Nastri d’argento 2024, ‘La Storia’ di Archibugi è la serie dell’anno

La serie con Jasmine Trinca sarà premiata nel corso della quarta edizione dei Nastri d'Argento Grandi Serie, in programma al Palazzo Reale a Napoli l'1 giugno

Nastri 2024

Corti d’Argento, vincono le storie di donne e di diritti negati

Al Cinema Caravaggio a Roma premiazione dei Corti d'Argento 2024, storie di donne e di diritti negati tratte prevalentemente da avvenimenti reali attraversano la maggior parte delle opere. Commenti ed emozioni di tanti giovani vincitori

Nastri 2024

Corti d’Argento 2024, le cinquine finaliste

Nella selezione di quest'anno troviamo anche il tema della violenza di genere. I cortometraggi vincitori saranno annunciati lunedì 6 maggio al Cinema Caravaggio di Roma

Nastri 2024

Nastri d’Argento Documentari 2024. Milani, Smutniak, Martone i grandi vincitori

Premiazione Nastri d'Argento Documentari 2024. Grande affermazione di Cinecittà con 'Mur' di Kasia Smutniak, 'Io, noi e Gaber' di Riccardo Milani e 'Enigma Rol' di Anselma Dell’Olio


Ultimi aggiornamenti