Zachary Levi per ‘Il Magico Mondo di Harold’, ovvero quando la fantasia diventa realtà

GIFFONI – “Quando qualcuno racconta una storia crea un intero mondo, e di solito i personaggi rimangono lì. Ma la leggenda narra di personaggi così reali…” che con un pastello viola “tutto è possibile”. Se c’è un luogo in cui la fantasia del cinema prende la forma della realtà questo luogo è Giffoni e mai luogo fu più calzante per l’anteprima di Il Magico Mondo di Harold (Harold and the Purple Crayon), primo adattamento live action/animato del classico per bambini, diretto per il grande schermo da Carlos Saldanha, e in anteprima per i juror ospiti a Valle Piana, con Alfred Molina nella parte del Narratore.

Se la vicenda è magica sin dal titolo, lo svolgimento è di certo eccentrico e bizzarro, infatti tutto comincia dentro a un libro: Harold (Zachary Levi) è indubbiamente un tipetto avventuroso, certo adesso non è più un bambino ma ormai è un uomo, con il perenne “talento” di riuscire a dar vita a qualsiasi cosa la sua mente immagini, solo ricorrendo al disegno. Harold è cresciuto e ha disegnato addirittura se stesso fuori dalle pagine di carta, ma è proprio così che scopre quanto la vita vera sia decisamente differente da quella vissuta nel libro, e che la sua esperienza sia tutta da creare.

Non c’è avventura che non preveda la presenza di un compagno di viaggio, anzi, in questo caso di una compagna decisamente imprevedibile, la sua matita viola, sodale di Harold ma anche personaggio dall’animo ironico, quando non esilarante, perfetta “spalla” di un viaggio suggestivo e prodigioso come il loro.

Però, perché nella vita così anche nelle “favole” c’è sempre un “però”, ecco l’ostacolo che frena l’entusiasmo e il perno narrativo necessario a progredire: è così che il potere dell’immaginazione senza confini di Harold incappa nelle mani meno auspicabili, e solo il ricorso alla più fervida creatività potrebbe essere la medicina per scampare alla fine del suo universo e di quello reale.

Nel cast anche Zooey Deschanel e Lil Rel Howery, Tanya Reynolds.

Papà letterario di Harold e del suo fantasmagorico universo – una storia all’apparenza per bambini, ma dalle letture stratificate più complesse della ludica superficie – è Crockett Johnson (1906-1975), pseudonimo di David Johnson Leisk, autore e illustratore di pubblicazioni per piccoli, che si dedicò al fumetto, creando Barnaby, una delle strisce più popolari del XX secolo. C’è però un tocco tutto femminile, quello di Ruth Krauss, scrittrice e sua moglie, nell’avvicinamento alla letteratura per l’infanzia, capace di fargli sbarcare il lunario mondiale con la serie di Harold, tuttora “un classico” globale. La sceneggiatura del film è a firma di David Guion e Michael Handelman.

Carlos Saldanha in questo film sembra aver potuto sconfinare con la sua fantasia, indubbiamente già confidente e avvezza al pubblico family – ricordiamo, per esempio, che con Chris Wedge ha co-diritto L’era Glaciale: nel mondo di Harold, il regista brasiliano sembra però poter davvero “giocare” ad altissimo livello, le opportunità tecnologiche restituiscono una visione sofisticata per chi – più adulto – sa e riesce a guardare dettagli e chicche estetiche, al contempo proponendo una ricercatezza pop, a cui lo sguardo del pubblico più genuino è avvezzo, così calibrando il passo narrativo con quello della visione, entrambi stratificati e parlanti a più stadi, come proprio delle grandi letterature, quelle che sulla carta sono definite “per bambini”, ma che nella verità effettiva sanno affondare e stoccare al centro delle riflessioni più mature.

Il Magico Mondo di Harold – prodotto da Sony Pictures – esce al cinema dal 12 settembre, con Eagle Pictures.