Wim Wenders a Bologna: ‘Buena Vista Social Club’, il mio primo documentario

Wenders è ospite per il secondo anno consecutivo del Festival del Cinema Ritrovato promosso dalla Cineteca


“Tra i film che ho realizzato, Buena Vista Social Club è il primo che considero un documentario”.

Lo ha dichiarato Wim Wenders, che il 25 giugno presenterà il film in programma alle 21:30 all’Arena Puccini di Bologna, nell’ambito del festival ‘Il Cinema Ritrovato, punto di riferimento per tutti i cinefili europei e non solo. Durante la conferenza stampa il regista, ospite per il secondo anno consecutivo della rassegna promossa dalla Cineteca di Bologna, ha detto anche che “d’ora in avanti ci tornerà ogni anno”, perché non vuole perdersene nemmeno un’edizione (quella di quest’anno è la trentottesima).

Il film, realizzato nel 1999, prende il nome dallo storico locale che si trovava nel quartiere Buenavista all’Avana, dove era in voga la musica popolare cubana negli anni quaranta. Per riprodurre gli stili musicali dell’epoca, come il son cubano, il bolero e il danzón, Wenders e l’amico produttore e musicista Ray Cooder reclutarono una dozzina di musicisti dell’epoca, di cui molti si erano ritirati dalle scene da tempo, come Compay Segundo, Omara Portuondo e Ibrahim Ferrer. Attraverso l’uso in varie forme della macchina da presa, Wenders accompagna ed esplora i cantanti per le starde dell’Avana. Dal sidecar di Cooder, diretti allo studio di registrazione, mostra lo spaccato della città e, ruotando intorno ai musicisti, rivela il canto o il commento esplicativo di un dialogo musicale. Nella coreografia di movimenti che caratterizza il film, Wim Wenders fa emergere a poco a poco, attraverso la musica, gli incroci di sguardi, la fragilità dei musicisti che Ry Cooder ha fatto scoprire all’amico cineasta.

Buena Vista Social Club. Wim Wenders 1999

 

Sono andato all’Avana perché volevo lasciare che questi musicisti parlassero con la loro voce, – dice ancora Wenders – dato che la musica parla da sé con tanta forza. Così mi sono detto che andare all’Avana e descrivere la mia esperienza come un diario sarebbe stato meno proficuo che starne fuori. Non direi che è meno personale. È un approccio diverso, e, stranamente, proprio perché me ne sono tenuto fuori sono molto più soddisfatto di questo film rispetto ai miei precedenti film-diario”.

Wenders ha riempito un’agenda molto fitta di appuntamenti al festival, che vanno dalla introduzione dei propri film e dei restauri, alla presentazione di film di altri autori. Ecco tutti gli eventi a cui Wenders è stato e sarà presente durante Il Cinema Ritrovato:

– sabato 22 giugno, ore 18.15, Cinema Modernissimo: presentazione del suo film I fratelli Skladanowsky;

– sabato 22 giugno, ore 21.45, Piazza Maggiore: presentazione del film Sentieri selvaggi di John Ford;

– domenica 23 giugno, ore 18.40, Cinema Arlecchino: presentazione del film Il passo del diavolo di Anthony Mann;

– domenica 23 giugno, ore 21.45, Piazza Maggiore: presentazione del restauro del suo Paris, Texas; il film sarà poi distribuito nelle sale italiane dal prossimo autunno dalla Cineteca di Bologna e CG Entertainment e grazie a Wim Wenders Foundation;

– lunedì 24 giugno, ore 11.15, Cinema Modernissimo: presentazione del film Sono nato ma… di Yasujirô Ozu;

– lunedì 24 giugno, ore 18.30, MAST: talk e, a seguire, alle ore 19.45, proiezione del suo film Il sale della terra;

– martedì 25 giugno, ore 21.30, Arena Puccini: presentazione del suo film Buena Vista Social Club, in queste settimane nelle sale italiane distribuito da Cineteca di Bologna e CG Enterteinment e grazie a Wim Wenders Foundation.

(gp)

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