Paolo Virzì protagonista all’Ischia Global Fest dove domani sarà premiato come regista dell’anno per Il Capitale umano, 21 premi già vinti, 6 milioni e mezzo d’incasso, venduto in 35 paesi tra cui la Francia dove avrà una forte uscita a dicembre. Il riconoscimento gli sarà consegnato dalla star americana Selena Gomez domani sera al Regina Isabella. Il suo film è stato intanto mostrato ad Ischia ad influenti produttori Usa, come Mark Canton e Avi Lerner. ”Evidentemente sono riuscito a raccontare un certa Italia, il mistero, l’angoscia, l’infelicità di questi nostri anni di crisi utilizzando il thriller che è uno schema narrativo inconsueto per un box office orientato sulle commedie. Invece il pubblico è più avanti di quel che si pensa e ci ha premiati”, dice il regista a proposito del successo del film, accolto anche ad Ischia da tanti applausi del parterre internazionale. ”Ischia Global è un festival davvero pop – nota il regista giunto da alcuni giorni sull’isola con la moglie Michela Ramazzotti ed i figli – vedrei bene il suo ideatore Pascal Vicedomini a dirigere Venezia. Qui si adotta una formula ‘non penitenziale’, ed io credo proprio che occorra abbattere i recinti in cui spesso il cinema d’autore tende a soffocarsi ed aprirsi al pubblico popolare. Anche io a Torino ho provato, lanciando la sezione Europop, ad aprirmi a queste logiche proponendo nel festival successi commerciali di vari paesi che difficilmente avremmo visto in Italia, ed è andata benissimo”.
L’America è comunque nei pensieri di Virzì. “Mi arrivano dagli Usa copioni che mai avrei pensato mi potessero arrivare -confessa- non script indipendenti ma dagli studios e mi cercano per film d’azione ad alto budget. Mi hanno spiegato che ora questi blockbuster si affidano a registi di cinema d’autore, come Sam Mendes per 007. Chissà se ne avrei il coraggio…”
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