Villaggio: saluto in Campidoglio e Casa del Cinema

La camera ardente verrà aperta mercoledì 5 luglio nella sala della Protomoteca, dalle ore 9.30 fino alle ore 16.30. Alle 18.30 sarà il Teatro all'aperto - Ettore Scola della Casa del Cinema


Domani mercoledì 5 luglio Roma saluterà e ricorderà Paolo Villaggio. La camera ardente in suo onore verrà aperta in Campidoglio, nella sala della Protomoteca, dalle ore 9.30 fino alle ore 16.30. Alle 18.30 sarà il Teatro all’aperto – Ettore Scola della Casa del Cinema ad ospitare un saluto al grande attore ed autore con la partecipazione dei familiari, degli amici e di tutti quelli che a Villaggio devono un sorriso, un pensiero, un ricordo. In serata la Casa del Cinema modificherà il suo programma estivo per proiettare, alle ore 21.30, Fantozzi di Luciano Salce (1976), preceduto da una testimonianza filmata di Villaggio alla Casa del Cinema.

E intanto è partita una petizione indirizzata al Sindaco  di Roma Virginia Raggi, per intitolare la tangenziale Est di Roma alla memoria di Paolo Villaggio. “Tutti noi cittadini di Roma non possiamo non pensare alla scena che rese celebre quel tratto di strada percorso da migliaia di noi”. Il riferimento è all’indimenticabile scena del primo film Fantozzi, in cui il povero ragioniere, in ritardo sulla frenetica tabella di marcia lavorativa, si lancia dal balcone, affacciato sulla tangenziale, per prendere al volo l’affollato autobus.
“Ho visto che è partita una petizione – risponde il vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma, Luca Bergamo – e in effetti per la sola scena dell’inseguimento dell’autobus meriterebbe la dedica. Personalmente sono abbastanza favorevole, ovviamente ci sono le procedure, ma a me sembra una buona proposta”.

Dalla metà di luglio torneranno in libreria i tre volumi ‘Fantozzi’, ‘Il secondo tragico libro di Fantozzi’, ‘Fantozzi contro tutti’ editi da BUR-Rizzoli. Successi da ben 900 mila copie in totale nelle varie edizioni. Lo annuncia la casa editrice in una nota.

Tra le tante reazioni alla scomparsa del popolare attore ligure vi è quella del regista Neri Parenti che lo ha diretto più volte. “Ho fatto con lui ben 11 Fantozzi e non so quanti Fracchia e poi altri film corali. Paolo è insomma stato parte della mia vita e in certi periodi lo vedevo sicuramente di più di mia moglie. Era una persona molto intelligente e cinica, come piacciono a me. Era un uomo colto che amava la letteratura russa e impegnato anche politicamente anche grazie al suo passato di operaio e sindacalista in Italsider. Era sicuramente – continua Parenti – una maschera con la quale avevo uno strano rapporto. Nonostante la differenza di età, lui era venti anni più grande di me, io gli facevo un po’ da padre. Lui stesso lo diceva presentandomi come suo padre quando incontravamo qualcuno”. Pillole di saggezza di Paolo Villaggio? “Ne dico solo una. Ti diceva le cose in faccia”.

Roberto Benigni così ricorda Paolo Villaggio:”La notizia mi ha avvolto il cuore di tristezza. E’ stato il più grande clown della sua generazione. Un bambino spietato, rivoluzionario e liberatorio. Fantozzi ci rappresenta tutti, ci umilia e ci corregge, con lui tutte le persone anonime hanno trovato il loro Signore. E’ stato la persona più imprevedibile e pura che abbia mai conosciuto. Grazie caro Paolo, ti siamo debitori di una gioia immensa”. 

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