Con 36 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la Legge Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo. “E’ il frutto di un profondo riordino del settore, priorità assoluta della Giunta Polverini, perché il cinema e l’audiovisivo rappresentano uno dei comparti economici e strategici della nostra regione, in termini di fatturato, occupati ed indotto, ma anche uno straordinario biglietto di Roma e del Lazio nel mondo – afferma l’assessore alla Cultura, Arte e Sport della regione Lazio Fabiana Santini – Il nuovo testo di legge è stato largamente condiviso con tutti i rappresentanti di categoria”.
Superare la frammentazione degli interventi nel settore e disporre di un soggetto giuridico che abbia la responsabilità strategica degli interventi, è in questa ottica di razionalizzazione del sostegno al comparto cinema e audiovisivo che che si colloca la nuova legge che prevede: l’istituzione del Centro Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo; l’adozione di strumenti di programmazione degli interventi, ovvero il Documento Programmatico Triennale e il Programma Operativo Annuale, unitamente all’istituzione del Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo.
La quasi totalità degli interventi sarà realizzata dal Centro Regionale che si doterà di due strutture: la Film Commission e l’Ufficio Studi e Ricerca sul Cinema e l’Audiovisivo.
Il provvedimento prevede inoltre che per alcuni interventi, in particolar modo quelli inerenti alla promozione della cultura cinematografica e audiovisiva, la Regione, oltre alla possibilità di realizzarli direttamente o in collaborazione con soggetti pubblici e privati particolarmente qualificati, si riserva l’opportunità di affidarne la realizzazione a soggetti individuati attraverso procedure di gara o a società della rete regionale.
La Giunta Regionale approverà entro il 31 ottobre dell’anno precedente a quello cui si riferisce, il Programma Operativo Annuale, come presupposto per la realizzazione degli interventi regionali. Esso si muoverà all’interno della cornice programmatica costituita dal Documento Programmatico Triennale.
La programmazione degli interventi a favore del settore si avvarrà del confronto con gli operatori del settore tramite la Consulta Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, composta da membri designati, in particolare, dalle associazioni di categoria che operano nel settore.
Tra gli interventi contemplati dalla Legge particolare menzione meritano quelli concernenti il sostegno alla produzione di particolari tipologie di opere (di interesse regionale, per i ragazzi, prodotte in teatri di posa localizzati nella regione, per disabili sensoriali) con un occhio di riguardo alle giovani e alle piccole realtà emergenti (opere prodotte da produttori indipendenti o da micro e piccole imprese o da imprese nei primi cinque anni di attività).
Di significato strategico sono anche gli interventi di assistenza tecnica e amministrativa e consulenza strumentali all’attività di pre-produzione, produzione e post produzione cinematografica e audiovisiva; la concessione di contributi diretti a migliorare le condizioni di accessibilità, di sicurezza e di adeguamento tecnologico-strutturale negli spazi adibiti a pubblico spettacolo cinematografico; la realizzazione di servizi di internazionalizzazione, marketing e comunicazione relativi all’intera filiera dell’industria cinematografica e audiovisiva nonché a location per le riprese e alle opere di interesse regionale; le attività formative per il personale artistico e tecnico addetto al settore e, non ultimo, l’attività di ricerca, raccolta, catalogazione, conservazione, restauro ed analisi della documentazione e del materiale cinematografico ed audiovisivo, anche attraverso l’istituzione di un’apposita Mediateca regionale.
Il Fondo Regionale per il Cinema e l’Audivisivo è lo strumento finanziario della Legge e dispone di uno stanziamento pari a 45 milioni € per il triennio 2012/’14.
Relativamente agli aiuti per la produzione delle opere si prevede l’erogazione di sovvenzioni a favore di imprese e società che realizzeranno nel Lazio una certa percentuale della propria opera cinematografica e audiovisiva qualificata come prodotto culturale.
“La legge ha una sua dignità che abbiamo contribuito a definire considerando questo passaggio essenziale per lo sviluppo dell’impresa cinematografica del Lazio. Ad oggi però è solo un contenitore perché la legge non prevede finanziamenti”. Così il capogruppo Pd Esterino Montino e il consigliere Enzo Foschi che si sono astenuti – Occorre che nel prossimo assestamento di bilancio sia individuate e stanziate adeguate risorse finanziarie”.
“La legge cinema è una farsa, non ha copertura finanziaria, non avrà alcun capitolo di spesa corrente nel bilancio regionale – motivano così il loro voto contrario i consiglieri regionali di Italia dei Valori Vincenzo Maruccio e Giulia Rodano – I 45 milioni sono stati stanziati solo in conto capitale”.
Per il capogruppo regionale dell’Udc Francesco Carducci si tratta invece di “una legge particolarmente attesa, una prima pietra importante per un comparto strategico per il tessuto culturale ed economico della nostra regione, per favorire gli investimenti dei produttori cinematografici e del settore audiovisivo”.
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