“Per la Roma di oggi sono molto triste, è stata una grande città e ci vorrà tanto tempo perché si risollevi. Per girare un film, come sto facendo io al Pantheon, dobbiamo operare in orari improbabili, a negozi chiusi, altrimenti è un suq indecente”.
Sono queste le dichiarazioni del regista che sta girando Benedetta follia, commedia prodotta da Filmauro e da lui diretta, scritta – insieme a Nicola Guaglianone e Menotti – e interpretata. “Se andiamo avanti così nessuna girerà più a Roma. Il suolo pubblico costa tantissimo e i negozianti poi non ci vogliono. Per non parlare poi dell’iter burocratico che è spaventoso”, sottolinea. Per il regista e attore romano, “occorrono persone capaci che facciano davvero il bene comune. Non si devono poi sbagliare i collaboratori – aggiunge Verdone sul set del film, in sala a gennaio 2018 – Certo quelli di Roma sono problemi atavici, ma, per fare solo un esempio, qualche giorno fa ho visto due pozze d’acqua a cielo aperto e mi sono chiesto perché non c’è qualcuno che corre subito a ripararle”.”Quando torno in Italia da qualche città estera – confessa infine – mi prende la tristezza. In Romania, ad esempio, ho buttato una cicca per terra e la polizia mi è saltata subito addosso. Per poter girare a Roma delle prospettive decenti bisogna farle solo in certi orari. Come ha fatto d’altronde Sorrentino a girare La grande bellezza? Semplice, ha girato senza auto in giro”.
In Benedetta follia Verdone interpreta Guglielmo un cattolico tutto d’un pezzo, appena lasciato dalla moglie (Lucrezia Lante della Rovere) proprietario di un negozio di articoli religiosi e alta moda per vescovi e cardinali, e Ilenia Pastorelli è Luna, commessa in prova coatta del negozio. “La scena che stiamo girando – dice l’artista all’ANSA – è l’insistenza di Luna per diventare commessa. Ma io, sentendo come si esprime, ho molti dubbi. Come farà ad avere rapporti con cardinali? Lei è una ragazza che sta soffrendo per una delusione sentimentale, è stata appena mollata da un uomo che, tra l’altro l’ha lasciata in una situazione di pericolo. Nasce così tra me e lei una sorta di alleanza. Luna, a un certo punto, grazie alla sua positività entra a gamba tesa nelle mia vita e io, piano piano, divento un po’ un padre per lei”.
Dopo L’abbiamo fatta grossa Verdone sentiva la necessità di “fare un lavoro con le donne. Duettare con un gruppo di attrici come Maria Pia Calzone e Paola Minaccioni. I miei film migliori sono quelli con le donne. Hanno molto da raccontare. Oggi gli uomini poi non decidono più nulla. Vivono fino a 35 anni a casa con la mamma che gli fa ancora la cotoletta panata”. Ma in Benedetta follia, che uscirà in sala a gennaio, c’è anche “la grande confusione dell’oggi, la solitudine di chi si rivolge a Tinder, di chi ha bisogno di comunicare e si butta sui social”.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
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