Venezia81, da Guadagnino a Steigerwalt: 5 gli italiani in Concorso

Gianni Amelio, Maura Delpero, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, Luca Guadagnino e Giulia Louise Steigerwalt selezionati nel concorso ufficiale dell'81ma edizione del Festival di Venezia. 12 in tutto gli italiani alla Mostra. "Una magnifica dozzina", ha commentato Alberto Barbera


Sono 5 i film italiani selezionati nel concorso ufficiale dell’81ma edizione della mostra del cinema di Venezia, in programma dal 28 agosto al 7 settembre al Lido.  Queer di Luca Guadagnino, Campo di battaglia di Gianni AmelioVermiglio di Maura Delpero, Iddu di Fabio Grassadonia Antonio Piazza, e Diva Futura di Giulia Louise Steigerwalt.

“Quest’anno abbiamo ricevuto per la selezione 206 film italiani, l’anno scorso erano 220, quindi in termini di numeri non ci distacchiamo dal passato”, ha commentato il direttore della Mostra Alberto Barbera in merito ai titoli in concorso e non solo. “12 film italiani in tutto, 5 in concorso, 3 in orizzonti, 2 in orizzonti extra, 2 fuori concorso, una magnifica dozzina. Sono quelli che ci sono sembrati più interessanti da diversi punti di vista; film belli, lasciatemelo dire, che ancora più del solito tracciano indicazioni, strade del tutto diverse rispetto al cinema alla tradizione del nostro cinema”.
Grande attesa senz’altro per Queer di Luca Guadagnino, che già l’anno scorso avrebbe dovuto solcare il Lido, in apertura, con Challengers, poi ritirato dal Festival per via dello sciopero di Hollywood (non avrebbero potuto partecipare infatti le grandi star protagoniste, come Zendaya). Il film è tratto dall’omonimo libro di William S. Burroughsche il regista italiano “ha sempre voluto portare sul grande schermo”, racconta Barbera. “Il film è stato realizzato a Cinecittà, dove è stato completamente ricostruito un quartiere messicano. Un grande sforzo produttivo per il cinema italiano, per un film che non nasconde ambizioni internazionali”.

Con Campo di battaglia invece Gianni Amelio racconta l’ultimo anno della Prima Guerra Mondiale, quando nel mondo si diffuse la Spagnola. Nel film, Alessandro BorghiGabriel Montesi interpretano due soldati, amici inseparabili divisi però da due diverse concezioni del loro dovere. Nel cast anche Federica Rosellini e Giovanni Scotti. “Gianni Amelio continua a fare un cinema classico d’autore – commenta Barbera – al quale si chiede di essere il meglio di un linguaggio e di un’estetica, e Gianni lavora al meglio delle sue possibilità avendo imparato anche a rendere più essenziale ed efficace il suo linguaggio”.

Tempo di seconde opere per Giulia Louise Steigerwalt, che nel 2021 si era fatta notare per Settembre“purtroppo uscito nel periodo della Pandemia” sottolinea Barbera. “Diva futura è un film capace di parlare a tutti, grazie a un linguaggio molto pop”. Nel film è ricostruita la vicenda di un personaggio noto alle cronache del nostro paese, che ha rivoluzionato il costume italiano: Riccardo Schicchi, il “Re del porno italiano”. Per il suo ruolo, Steigerwalt ha scelto Pietro Castellitto, “che sarà attorniato da grandissime attrici che incarnano le dive dell’epoca, da Cicciolina a Moana Pozzi”. Tra queste Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan e Lidija Kordic. Dopo Supersex, su Rocco Siffredi, serie presentata alla scorsa edizione del Festival di Berlino, con Borghi protagonista, prosegue il racconto dei personaggi storici del porno italiano.

“Un film che non strizza l’occhio alla cinefilia o ai critici”, commenta Barbera. “Parla al pubblico senza rinunciare alla propria personalità e originalità, ma da un punto di vista femminile sulla pornografia, che invece è sempre stata territorio predominante per lo sguardo maschile”.

Sempre di una regista italiana, sempre opera seconda, troviamo in concorso Vermiglio, nuovo film di Maura Delpero. “Dopo essersi fatta notare vincendo a Locarno 5 anni fa – racconta Barbera – Delpero arriva a Venezia con un film che rievoca gli stilemi di Ermanno Olmi e film come L’anno degli zoccoli“. Ambientato sulle Dolomiti, in un paesino al confine con l’Austria, Vermiglio appunto, il film ha la particolarità di coinvolgere numerosi attori e attrici non professionisti, persone reali del luogo affiancate da interpreti noti al cinema italiano come Tommaso Ragno. “Maura Delpero è rimasta per un anno intero in un villaggio di montagna a lavorare a stretto contatto con gli abitanti del posto, facendoli recitare per raccontare la quotidianità della vita di un villaggio rurale, riuscendo a conferire un’aura di autenticità, di credibilità e di verità miracolosa”, ha commentato Barbera.

Legato alla storia italiana, seppur in chiave ironica e farsesca, la coppia di registi Fabio GrassadoniaAntonio Piazza, per la prima volta in concorso a Venezia, raccontano in Iddu (Sicilian Letters) una vicenda ispirata a Matteo Messina Denaro, mafioso latitante catturato nel 2023 e morto pochi mesi dopo. Nel ruolo di “Iddu” (tra i numerosi soprannomi di Messina Denaro), Elio Germano. Nel cast anche Toni Servillo, Barbora Babulova, Daniela Marra Tommaso Ragno.

Numerosi, in concorso e fuori, anche i titoli che vedono coinvolti attori e attrici italiani, così come le coproduzioni, tra cui in concorso figura anche Maria di Pablo Larraìn, con Pierfrancesco Favino e Alba Rohwacher nei ruoli di due assistenti di Maria Callas, interpretata per il regista cileno da Angelina Jolie. (A.C.)

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23 Luglio 2024

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