Venezia applaude ‘L’oro di Napoli’

VENEZIA – Sala Darsena affollata per la pre-apertura della Mostra del cinema di Venezia, affidata al restauro de L’oro di Napoli di Vittorio De Sica, curato da Cinecittà. Spetta al presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco introdurre la presenza degli ospiti, ricordando l’importanza di essere “pubblico cioè cittadini attivi” e il piacere della sala cinematografica rispetto allo schermo di un telefonino. “La Biennale, insieme ai quotidiani veneti, ha organizzato questa serata, in tanti siete qui a vedere quest’opera con straordinari protagonisti, tra questi anche Totò, per lui pretendo l’applauso”.

Alberto Barbera, direttore della 81ma Mostra, sottolinea come rivedere L’oro di Napoli – che fa parte della sezione Venezia Classici – sia anche il modo per festeggiare due anniversari: i 50 anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica e i 70 anni del film, datato 1954. “Venne girato in un momento di passaggio tra il neorealismo e la commedia all’italiana e non fu subito compreso”.

La presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia prende la parola per raccontare la squadra che a Cinecittà si occupa dei restauri e ribadisce come la Napoli di Marotta – che ispirò il film con i suoi racconti apparsi inizialmente sul Corriere della sera tra il ’42 e il ’46 – sia “diversa, non da cartolina”.

Andrea De Sica, regista e nipote di Vittorio, curatore del restauro, dedica questo lavoro a suo padre Manuel, che aveva iniziato il recupero dell’opera del padre Vittorio. In sala, ad applaudirlo commossa, anche la mamma, la produttrice Tilde Corsi e la figlia undicenne Maria De Sica.

Infine Aurelio De Laurentiis, che annovera il film nel suo catalogo, dà una notizia: “Il ministro Sangiuliano ci ha confermato di aver prenotato il Teatro San Carlo per l’anteprima a Napoli, il giorno dopo il film uscirà in tutta Italia”.