Venezia 80 non sarà una Mostra autarchica

“Lo sciopero degli attori – dice il direttore Alberto Barbera – ci ha colti di sorpresa. Tuttavia abbiamo perso solo il film di Guadagnino, sostituito da Il comandante di De Angelis"


di Andrea Guglielmino

Il fantasma dello sciopero degli attori sulla Mostra del Cinema sembra per ora essere stato arginato, stando a quanto emerge dalla conferenza stampa di presentazione.

“Ci ha colti di sorpresa l’annuncio dello sciopero degli attori in aggiunta a quello degli sceneggiatori  – ammette il direttore Alberto Barbera – Fortunatamente però l’impatto dello sciopero, che ha ragioni altamente condivisibili, è stato molto modesto. L’unico film che abbiamo perso è stato il film d’apertura di Luca Guadagnino, Challengers, la cui uscita commerciale è stata spostata all’aprile 2024. Lo abbiamo sostituito con Comandante di Edoardo De Angelis. Tutti gli altri film americani sono stati confermati e saranno presenti nel programma della Mostra e ringrazio per questo produttori e registi che hanno confermato. Non potranno ovviamente essere presenti gli attori iscritto alla SAG ma ci saranno quelli che hanno lavorato con produzioni indipendenti. Non sarà una mostra autarchica ma largamente rappresentativa del cinema contemporaneo. Il tappeto rosso non sarà affatto sguarnito”. E aggiunge: “Le Mostre autarchiche sono state quelle del 1939, ’40 e ’41, senza francesi né inglesi ma solo con film italiani e tedeschi, le opere dell’Asse. Oggi ci sono ben 54 paesi rappresentati”. 

Dice il presidente della Biennale Roberto Cicutto: “Siamo ormai esperti di emergenze, abbiamo un programma ricco nonostante turbolenze – anche metereologiche – e scioperi. La Mostra compie 80 anni ed è furbacchiona, ogni anno trova il modo di festeggiarsi. Il manifesto è un’immagine proiettata verso il futuro, non spaventata dall’arrivo di Intelligenze diverse dalla nostra. La Mostra vive sempre all’interno degli eventi storici che la contraddistinguono, che si tratti del Covid, delle proteste in Iran, della situazione in Ucraina, il ritorno dei talebani in Afghanistan. La Mostra ha sempre saputo mettere nel proprio bagaglio i temi più importanti dell’attualità, che un’istituzione come la Biennale ha il dovere di approfondire come può. L’impegno sulla neutralità carbonica si mantiene e gli eventi metereologici di questi giorni mostrano quanto le conseguenze del problema climatico non siano irrisorie. Già nel 2020 abbiamo iniziato a lavorarci ed è stato un grande banco di prova. Il Lido propone nuovi dispositivi di sicurezza, come un ascensore e il rinnovamento della Sala Perla, con la reintroduzione dei photocall all’interno del Casinò”.

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25 Luglio 2023

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