‘Adagio’. La salvezza di un mondo in rovina è affidata alle nuove generazioni

Intervista a Stefano Sollima, Pierfrancesco Favino e Gianmarco Franchini


“Tre criminali in completo disfacimento fisico e morale si muovono in una grande metropoli in cui le ambientazioni sono rappresentate come trasfigurazione poetica tra fiamme e black out”. Così il regista e sceneggiatore Stefano Sollima parla del suo ultimo film Adagio, con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini e Gianmarco Franchini, nelle sale dal 14 dicembre con Vision, dopo la presentazione in concorso all’ultima Mostra del cinema di Venezia. “Io vedo questa città come un’isola circondata da un pericolo – dice Favino – C’è una violenza continua, verbale, sui social, sui giornali, che sento come sentimento molto presente rispetto a quando ho fatto il film”. In un mondo che va a rotoli la speranza e la salvezza sono nelle mani delle nuove generazioni, che in Adagio sono rappresentate dal giovane Manuel. “L’unico romanticismo che mi sono regalato in questo film è il rapporto con i giovani, che non devono vivere il peso e l’ombra dei padri”, conclude Sollima.

Erma Pictures
12 Dicembre 2023

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