BERLINO – Jessica Kiang su ‘Variety’ promuove a pieni voti Figlia mia di Laura Bispuri, in concorso al Festival di Berlino, accolto con grandi applausi e commozione e in uscita il 22 febbraio con 01 Distribution. Così scrive ‘Variety’: “Un’esplorazione della maternità che guadagna autenticità ed emozione grazie a un cast superbo… Un mirabile sguardo che esplora con passione opposte idee di maternità”. E continua Variety: “È passato tempo dallo splendore del melodramma italiano, da quando Anna Magnani riparava i suoi occhi dal riflesso abbagliante del mare luccicante nell’oscurità, o da quando Ingrid Bergman barcollava salendo su Stromboli. Ma anche allora sarebbe stato raro imbattersi in un film in cui la contesa d’amore non coinvolge un uomo ma una bambina dai capelli rossi e le due donne che chiama mamma”. Anche ‘Screen International’ loda la Bispuri e le due straordinarie attrici che offrono un “esempio perfetto di conflitto” così come ‘The Hollywood Reporter’ apprezza la “recitazione coinvolgente” delle due attrici.
Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo film e Maurizio Totti e Alessandro Usai per Colorado Film, Figlia mia è una coproduzione internazionale con la tedesca Match Factory Productions e la svizzera Bord Cadre Films, in coproduzione con ZDF/arte e RSI Radiotelevisione svizzera. Ha ottenuto il sostegno di Eurimages, del Mibact – Direzione Generale Cinema, della Regione Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission.
In Panorama saranno presentati Dafne, opera seconda di Federico Bondi e il documentario Selfie di Agostino Ferrente. Il nuovo progetto di Irene Dionisio La voce di Arturo è stato selezionato da Berlinale Talents e da Script Station. In Coproduction Market il nuovo progetto di Thanos Anastopoulos Seconda casa
In anteprima europea nella sezione Panorama Skin di Guy Nattiv, la vera storia di Bryon Widner, fanatico naziskin redento appartenente ad una feroce famiglia di skinheads. Interpretato da Jamie Bell, il film è stato presentato al Toronto International Film Festival dove ha vinto il Premio Fipresci della Critica
La Retrospettiva della 69ma edizione della Berlinale adotta come tema le donne registe, tra il 1968 e il 1999. “Grazie ad attiviste come Helke Sander, Ula Stöckl e Jutta Brückner – dice il direttore uscente Dieter Kosslick – le registe donne hanno preso confidenza, e noi abbiamo molto a cuore l’uguaglianza di genere nel cinema di oggi”
Il direttore della Berlinale ha ricevuto una medaglia speciale a Telluride, ed è stato definito come “un eroe del cinema che preserva, onora e presenta grandi film”. Precedentemente il riconoscimento era andato a Criterion Collection, HBO, Ted Turner, Stanley Kauffmann, Manny Farber, Pierre Rissient, Leonard Maltin, Serge Bromberg and the UCLA Film & Television Archive