VENEZIA – Sarà consegnato stasera alla grande attrice britannica Vanessa Redgrave, durante la cerimonia di apertura, il Leone d’Oro alla carriera della 75ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. 81 anni, decine di premi tra cui un Oscar, l’attrice che è da sempre un’attivista nei diritti sociali ha esordito lo scorso anno alla regia con il docufilm Sea Sorrow – Il dolore del mare, in cui ha affrontato il tema dei migranti e dei rifugiati: “Ho sentito il bisogno di farlo. Chi conosce la realtà può comprendere meglio tutto, ma i fatti, purtroppo, non sono conosciuti da tanta gente”. Un argomento che sta particolarmente a cuore all’attrice che si dice indignata rispetto al modo in cui i governi di tutta Europa si stanno comportando sul tema dei migranti: “Credo sia importante per tutti riflettere sul perché i governi di oggi non dicano al popolo che è un dovere nazionale aiutare i rifugiati. Sento una grande rabbia dentro, rispetto al fatto che tutti i governi d’Europa hanno perso il senso della realtà e sono incapaci di una vera comprensione dei loro Paesi e dei loro popoli. Non riescono a comprendere cosa vuol dire essere un profugo o una donna che perde il bambino in mare, hanno perso umanità e fanno cose di cui ogni essere umano dovrebbe vergognarsi”.
L’attrice che nel 1999 rifiutò il l’onorificenza britannica dell’Order of the British Empire, precisa che non era un gesto contro la famiglia reale inglese “che fa cose molte buone ed è una delle guide che può salvare l’Inghilterra sotto molti punti di vista”, ma piuttosto dal suo contrasto con l’allora primo ministro Tony Blair: “Non è la Regina che attribuisce i riconoscimenti ma il governo. Quello era un premio politico e mai avrei potuto accettare alcuna onorificenza da parte Blair, colui che ha portato in guerra tante persone sulla base di una bugia”.
Anec, Anem, Fice e Acec ribadiscono l’urgenza di stabilire, senza preclusioni, procedure di consultazione all’interno di tutta la filiera industriale e con Anica, APT, MiBAC e Regioni
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