Dopo la partecipazione al Festival di Locarno, Une jeune fille de 90 ans il documentario sulla danza come terapia per pazienti malati di Alzheimer di cui l’attrice Valeria Bruni Tedeschi firma la regia con Yann Coridian, sarà presentato in anteprima italiana al Festival dei Popoli (Firenze, 28 novembre – evento speciale), a Filmmaker (Milano, 29 novembre) e al RIFF (Roma, 30 novembre), alla presenza di Valeria Bruni Tedeschi.
Il documentario racconta la storia di Blanche Moreau, la “giovane ragazza di novant’anni” del titolo, che vive presso il reparto geriatrico dell’ospedale Charles Foix d’Ivry, non lontano da Parigi. Qui il coreografo di fama internazionale Thierry Thieû Niang tiene un laboratorio di danza con i pazienti malati di Alzheimer: attraverso la danza le vite degli anziani degenti si incontrano e affiorano i ricordi, pieni di rimpianti, amarezza, gioia, solitudini. Blanche Moreau ha 92 anni. Durante le riprese si è innamorata del coreografo Thierry. Poiché l’innamoramento è già di per sé una follia, Blanche non ha più nulla di delirante né di folle: la sua malattia è semplicemente la malattia dell’amore.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
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