Esce il 13, 14 e 15 dicembre 2021, prima come film-evento e a seguire con distribuzione tradizionale, prodotto e distribuito da Fair Play, Una sconosciuta, lungometraggio di Fabrizio Guarducci, interpretato da Sebastiano Somma, Sandra Ceccarelli, Desirèe Noferini, Andrea Muzzi, Dario D’Ambrosi, Morgana Forcella, Stefano Molinari e Gianni Poliziani.
Prodotto da Matteo Cichero e Fabrizio Guarducci e tratto dal libro omonimo, edito da Lorenzo De’ Medici Press, scritto dallo stesso regista, che firma la sceneggiatura con l’attore Sebastiano Somma, Una sconosciuta si avvale delle musiche di Pino Donaggio, della direzione della fotografia di Stefano Spiti, del montaggio di Paolo Marzoni, dei costumi di Stefania Pisano. Premiato in numerosi festival nazionali e internazionali, Una sconosciuta ha inoltre vinto tre prestigiosi premi al Terra di Siena International Film Festival 2021: il Sanese D’Oro per il Miglior Film, per il Miglior Attore Protagonista a Sebastiano Somma e per il Miglior Produttore a Matteo Cichero.
In una cittadina dal glorioso passato, ormai desertificata, appare improvvisamente un’affascinante donna misteriosa, bellissima. La sua presenza suscita le più diverse reazioni e commenti fra i cittadini ed gli avventori del bar che è solita frequentare in orari precisi. Il suo silenzio, enigmatico, riesce a tirar fuori spontaneamente dalle persone, lati a loro stessi sconosciuti. Senza parlare, con il solo sorriso e la forza dello sguardo invita, coloro che vengono in contatto con lei, ad una serena riflessione introspettiva, aiutandoli a trovare dentro se stessi una risposta alle loro domande. Improvvisamente come era arrivata nella cittadina, senza che nessuno sapesse da dove, dopo aver resuscitato emozioni e rianimato la vita della piccola comunità la Sconosciuta se ne andrà.
“Il film, come del resto anche il libro, è stato scritto per riaccendere il dialogo fra i cittadini che non comunicavano più fra di loro – sottolinea il regista – La musica di Pino Donaggio, la fotografia di Stefano Spiti, il contesto e il contenuto, fanno respirare conflitti ed emozioni del protagonista durante lo sviluppo della storia. La trasposizione dal linguaggio letterario a quello cinematografico, seppure si tratti di due mezzi diversi, ha rispettato il mood narrativo che contraddistingueva il libro”.
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