GIFFONI VALLE PIANA – Anteprima alla 44^ edizione del Giffoni Film Festival di Io rom romantica, primo film italiano realizzato da una donna rom, Laura Halilovic, prodotto da WildeSide e Rai Cinema, in uscita nelle sale il prossimo 24 luglio distribuito da Good Films. Se da un punto vista registico il film si affida a schemi e sguardi prettamente televisivi, la forza di Io rom romantica, scritto dalla stessa Halilovic insieme a Silvia Ranfagni e Valia Santella, sta nell’essere l’autobiografia, decisamente inusuale, della stessa regista. Poco più che ventenne, autodidatta, con alle spalle la realizzazione nel 2009 del documentario Io, la mia famiglia rom e Woody Allen, premiato in diversi festival europei, è nata e vive a Torino da una famiglia rom bosniaca, due identità che entrano subito in collisione, nel tentativo di essere se stessa. Laura – che nel film diventa Gioia – interpretata dalla giovanissima ed espressiva Claudia Ruza Djiordjevic, racconta la propria vita di ragazza, sin dall’inizio ribelle a quelle regole e tradizioni rom consolidate, in base alle quali una donna a soli quindici anni deve sposarsi, andando a vivere con un uomo scelto dalla famiglia, abbandonando ogni velleità di studio, di lavoro e di scelta d’amore. Laura-Gioia non solo rifiuta di lasciarsi sposare ma desidera anche andare incontro al proprio sogno che è quello di fare del cinema, magari per poter incontrare un giorno, anche solo per pochi secondi il suo mito, Woody Allen, un gagé certo, ma pur sempre l’autore di Manhattan di cui Gioia conosce a memoria ogni singolo fotogramma. All’inizio una serie di ingaggi come comparsa, poi assistente regia su alcuni set, per arrivare a diventare lei stessa autrice portano Laura-Gioia a dare voce alla propria ostinazione di donna rom combattendo contemporaneamente su due fronti, quello interno familiare assolutamente contrario a ciò che considerano un “tradimento” delle proprie tradizioni e quello esterno, di una società italiana che continua a vedere nei rom il peggio dell’alterità. Io rom romantica ha quindi il pregio di mettere a confronto stereotipi e pregiudizi privi di senso e realtà e che si sprecano da una parte (i rom) e dell’altra (gli italiani) in un gioco di specchi autoriflettenti interrotto dal coraggio e dalla caparbietà di una ragazza decisa a vivere liberamente senza mai abbandonare la propria casa e la propria famiglia ma affermando semplicemente il proprio diritto ad essere persona, ad essere donna in grado di desiderare, amare, e proporre visioni diverse. Come nella scena iniziale del film in cui una nuova Capuccetto Rosso, che qui diventa rosa, si inoltra in un bosco fitto andando incontro probabilmente ad una consapevolezza che può investire soprattutto le nuove generazioni: il diritto delle donne rom all’autoaffermazione iniziando, come ha fatto Laura Halilovic, a darsi voce, a confrontarsi con le altre donne fuori e dentro la propria comunità portando un vento nuovo, quello che nella scena iniziale agita gli alberi e fa danzare nell’aria una miriade di foglie rosa.
Il fondatore e ideatore del Giffoni Film Festival ha scritto una lettera a Giorgia Meloni e al Governo, di cui riportiamo il testo
Sono stati assegnati al regista e all’attore, in occasione della 44° edizione del Festival del Cinema di Giffoni – Giffoni Experience, i Premi Cinecibo, riconoscimento legato al cinema e al cibo di qualità attribuito durante i maggiori festival del cinema
Carlo Luglio porta al festival il film, prodotto da Figli del Bronx con Sky Cinema e Cattleya, realizzato con i ragazzi nel corso di un laboratorio all'interno del comitato Vele
Anteprima di 8 minuti al Giffoni Experience per L’Ape Maia - il film di Alexs Stadermann, in uscita il prossimo 18 settembre distribuito da Notorious Pictures