Sono lontani i tempi in cui l’animazione digitale era considerata un terreno riservato all’intrattenimento dei più piccoli, tanto che, per la prima volta nella storia di Cannes, un cartone in 3D aprirà il festival. Si tratta di Up, ultima animazione della premiata ditta Pixar-Disney che verrà presentata in anteprima mondiale il 13 maggio. E, grazie a un accordo tra il circuito EuroPalace (Gaumont, Pathé) e la produzione, il film di apertura e la cerimonia inaugurale verranno trasmessi anche in diretta, altra novità di questo festival, in alcuni cinema di Parigi, Marsiglia, Lione e Rennes.
Ma i cartoni animati sono di casa nella selezione ufficiale di Cannes, che già nel 1947 presentava in concorso un cartone: l’elefantino volante di casa Disney, Dumbo. Senza parlare dei più recenti Shrek 1 e 2, Kung-Fu Panda e Valzer con Bashir. E ricordando l’orda di panda DreamWorks che l’anno scorso invase la Croisette, c’è da immaginarsi che quest’anno sarà la volta di centinaia di palloncini colorati che voleranno intorno al Palais. Il film racconta, infatti, di un ultrasettantenne venditore di palloncini in pensione che, alla morte della moglie, realizza il sogno, condiviso con la consorte, di esplorare il mondo. Lega così quanti più palloncini alla sua casa e vola via verso il Sud America. Solo quando ha già spiccato il volo si accorge di avere suo malgrado a bordo un compagno di viaggio: il grassottello ed eccessivamente ottimista boy scout Russel. I due atterrano in una località esotica, piena di animali mai visti e strane creature che dovranno affrontare per sopravvivere. Parte delle atmosfere, come rivela uno dei due registi, viene proprio dalle immagini delle vacanze che ogni anno Pete Docter fa con moglie e figli in giro per i parchi nazionali, oltre che dallo studio di centinaia di fotografie e documentari sui posti più suggestivi del pianeta Terra. Nelle sale americane a partire dal 29 maggio, il film uscirà in Italia solo il 16 ottobre.
Primo lungometraggio Pixar ad arrivare sugli schermi anche nel formato 3D, Up è diretto a quattro mani da Pete Docter e Bob Peterson, entrambi nel team di Monsters&Co. “Il film più divertente e uno dei più belli che ha realizzato finora la Pixar”, lo definisce il produttore John Lasseter che ci tiene a sottolineare la rivoluzione fatta anche nella scelta del protagonista: un vecchietto scorbutico, quanto cioè di più lontano si possa immaginare dall’eroe ideale di un cartone animato. Ma per chi è riuscito finora a rendere simpatici mostri, topi e formiche, non sarà certo un problema trasformare un anziano brontolone in un beniamino del pubblico, soprattutto nel momento in cui il bisbetico protagonista scopre che l’avventura più grande della sua vita era da cercare nelle cose piccole e nelle relazioni di tutti i giorni. Perché, come in ogni grande storia che si rispetti, “oltre all’umorismo ci deve essere anche il cuore”, precisa Lasseter, sulla scia del famoso motto disneyano “una lacrima per ogni sorriso”.
Anno d’oro questo 2009 per la Pixar, che dopo la passerella di Cannes volerà alla volta di Venezia, dove John Lasseter ritirerà il Leone alla carriera e mostrerà in anteprima assoluta la versione rimasterizzata in 3D dei primi due Toy Story.
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