Un’estate in Provenza con Jean Reno e Anna Galiena descrive l’estate di tre fratelli parigini nella campagna provenzale ospiti dei nonni. Non è la vacanza dei loro sogni e in meno di ventiquattro ore è scontro generazionale con il nonno Paul, un olivicoltore rigido e burbero. La lingua del cuore, però, non ha bisogno di parole. È il piccolo Théo, sordo dalla nascita, a stabilire un primo contatto con il nonno aiutandolo col suo orto, mentre non riescono a comunicare i fratelli più grandi, pur parlando la stessa lingua. Questo è il messaggio che arriva dalla commedia diretta da Rose Bosch e che Nomad Film ha raccolto traducendolo in un primo esperimento: una versione del film in italiano con sottotitoli per non udenti e dei video di presentazione con la lingua dei segni. Il film sarà proiettato nella versione sottotitolata domenica 17 aprile. Da maggio sarà disponibile anche un’audiodescrizione del film per non vedenti: un’iniziativa per allargare ad un pubblico a cui generalmente in Italia si presta poca attenzione. Un’esperienza che Nomad Film intende far diventare una prassi distributiva per tutti i suoi prossimi titoli.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025