Un bacio di Ivan Cotroneo, in sala dal 31 marzo, in 180 copie, e tratto dal suo omonimo libro (Bompiani) tratta il tema del bullismo e dell’omofobia. “Volevo raccontare questa violenza ma anche celebrare un’età, l’adolescenza, in cui tutto accade per la prima volta ed è insieme bello e spaventoso. Volevo raccontare la fragilità”, ha detto il regista.
“Penso che sia responsabilità degli adulti chiarire ai ragazzi che tutte le forme di discriminazione riguardanti il genere, l’orientamento sessuale, il colore della pelle, il ceto sociale, le scelte di vita delle persone, sono stupide e molto pericolose”, dice il regista-sceneggiatore-scrittore. Cotroneo ha scelto di far vedere il film a platee di soli adolescenti, in anteprima rispetto all’uscita nelle sale. Il tour è partito da Udine dove il film è stato girato: il tragico gesto di una ragazza di Pordenone ha fatto sembrare questa quasi una scelta obbligata.
Dice Cotroneo: “Ci sono storie che non ti lasciano facilmente. Volevo raccontare che le cose non devono andare necessariamente male, che i percorsi non sono segnati. A questo credo fermamente. Sebbene la violenza del gruppo e le dinamiche del bullismo hanno spesso la meglio, è ancora possibile sfuggire, affermare la propria autonomia di pensiero e comportamento”. “Le pericolose etichette e gli insulti di cui spesso gli adolescenti diventano vittime – spiega Cotroneo in una conferenza stampa a Udine al tecnico per geometri Marinoni, set del film – che siano rivolti all’orientamento sessuale dei ragazzi o, per le ragazze, alla disponibilità di scegliere il proprio percorso sentimentale e sessuale, sono infatti gli stessi che i ragazzi ritrovano nella vita degli adulti”. “Ora che il film è pronto per essere visto dal grande pubblico – continua – sono felice che i primi spettatori del film siano proprio i ragazzi e le ragazze, quegli adolescenti che non sono solo i protagonisti del racconto, ma ai quali tutto il film è dedicato”.
La distribuzione Lucky Red, in collaborazione con CityFest e Alice nella Città, ha deciso di legare il film ad una campagna antibullismo e ad una promozione diversa dai soliti percorsi con un tour di anteprime rivolte esclusivamente ai ragazzi in sei città italiane, che è culminato in un’anteprima per le scuole all’Auditorium di Roma.
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