La Biennale di Venezia vivrà nel 2020 al Padiglione Centrale, ai Giardini e all’Arsenale anche in assenza della Biennale Architettura, posticipata al 2021.
A partire dal 29 agosto e fino alla fine dell’anno sarà allestita al Padiglione Centrale una mostra su episodi particolarmente significativi della storia della Biennale, che vedrà in dialogo tutte le sue discipline artistiche, mostra curata per la prima volta collettivamente da tutti i direttori artistici dei Settori: Cecilia Alemani (Arte), Alberto Barbera (Cinema), Marie Chouinard (Danza), Ivan Fedele (Musica), Antonio Latella (Teatro), Hashim Sarkis (Architettura).
La mostra sarà organizzata con i materiali dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale (ASAC) e con materiali provenienti da altri importanti archivi. Ai Giardini e all’Arsenale nello stesso periodo avranno luogo attività, spettacoli dal vivo e performance dei giovani artisti di Biennale College dei Settori Danza, Musica e Teatro.
Sarà allestita un’arena per proiezioni cinematografiche all’aperto che comprenderà anche il periodo della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2-12 settembre). Saranno organizzate visite guidate sulla storia dei Padiglioni e dei Giardini, sede originaria della Biennale Arte. Analoghi percorsi di visite guidate si terranno all’Arsenale, incentrati sulla storia degli edifici e sui restauri eseguiti dalla Biennale. Con queste e altre iniziative che saranno annunciate in seguito, curate in collaborazione col direttore della Biennale Architettura, Hashim Sarkis, il cui programma dettagliato sarà presto annunciato, si vuole rafforzare l’offerta culturale della Biennale nel 2020, a seguito della decisione di posticipare al 2021 la Biennale Architettura, già prevista dal 29 agosto al 29 novembre.
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