Un 2014 tra suore e latin lover

In attesa di sapere il prossimo 16 gennaio se La grande bellezza entrerà nella cinquina candidata all’Oscar per il Miglior film straniero, il cinema italiano chiude il 2013 con alcuni premi internazionali importanti: i 4 EFA, gli Academy europei, vinti dall’ultimo film di Paolo Sorrentino (Miglior film, Miglior regia, Miglior attore e Miglior montaggio); il Gran premio e il Prix Rèvèlation della Semaine de la Critique conquistati a Cannes da Salvo, l’opera prima di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia; il Leone d’oro andato a Sacro GRA di Gianfranco Rosi; la Coppa Volpi assegnata a Elena Cotta per l’interpretazione di Via Castellana Bandiera, esordio di Emma Dante; sempre a Venezia il Premio Orizzonti miglior regia a Uberto Pasolini per Still Life; il Marc’Aurelio d’Oro del Festival di Roma a TIR di Alberto Fasulo; e infine l’EFA come Miglior compositore a Ennio Morricone  per La migliore offerta di Giuseppe Tornatore.

E dopo un anno nel complesso soddisfacente per il nostro cinema, per il 2014 che cosa stanno preparando gli autori più attesi? Paolo Sorrentino sta lavorando al suo nuovo film In the future (sarà girato negli States?), che avrà come protagonista Michael Caine, sempre prodotto da Indigo film e distribuito in Italia da Medusa.

Mia madre è il titolo provvisorio del nuovo film di Nanni Moretti, sceneggiato con i fidati collaboratori Francesco Piccolo, Valia Santella e prodotto da Sacher Film, Fandango, Le Pacte, Rai Cinema, con il sostegno di Eurimages. Ben poco si sa della trama di un film che nel titolo sembra richiamarsi alla scomparsa della madre del regista avvenuta tre anni fa. In scena sono attese le disavventure di una cineasta impegnata (Margherita Buy), accanto l’anziana madre (potrebbe essere Elena Cotta), il fratello (Nanni Moretti)m, e una figlia, ruolo affidato a un’esordiente scelta tra le studentesse dei licei romani.

Il racconto dei racconti di Matteo Garrone è tratto da “Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille” (“La fiaba delle fiabe ovvero come intrattenere i bambini”) dello scrittore seicentesco Giambattista Basile. Si tratta di una raccolta (conosciuta anche come “Pentamerone”) di 50 fiabe napoletane, raccontate da 10 narratrici in 5 giorni. L’opera barocca destinata al divertimento delle corti è stata tradotta in lingua italiana dal filosofo  Benedetto Croce, che l’ha definita come “il più antico, il più ricco e il più artistico fra tutti i libri di fiabe popolari.

Daniele Vicari ha girato Limbo, sceneggiato dal regista insieme a Laura Paolucci, prodotto da Fandango e tratto dal romanzo omonimo di Melania Mazzucco. “Nel libro ho trovato per la prima volta in termini narrativi – dice il regista – una rappresentazione efficace e coinvolgente della guerra in Afghanistan attraverso la storia di una donna soldato, convintamente arruolata negli alpini, e che sperimenta sulla propria pelle tutta la drammaticità di una guerra tutt’altro che conclusa e davvero terribile ancorché rimossa dalla coscienza collettiva. Eppure quella in Afghanistan come quella in Iraq, sono guerre che segnano profondamente la nostra generazione. Grazie al racconto che ne fa Melania possiamo cominciare a farci i conti”.

Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Ksenia Rappoport, Ludovico Girardello, Aleksei Guskov, Noa Zatta sono gli interpreti de Il ragazzo invisibile, storia fantastica girata da Gabriele Salvatores a Trieste che vede protagonista un adolescente dotato del superpotere dell’invisibilità. “Ultimamente mi vengono a cercare storie che riguardano l’adolescenza, quel momento di straordinario cambiamento in cui ci si sente trasparenti di fronte agli altri oppure troppo ingombranti e si vorrebbe avere il super potere di scomparire – spiega Salvatores – Queste emozioni vivono in una grande storia di avventura che gioca con l’immaginario dei super eroi e che vuole andare a toccare le corde del ragazzo che è in tutti noi e far risorgere sogni e desideri che siano allo stesso tempo capaci di interessare il pubblico dei più grandi”.

Angela Finocchiaro, Virna Lisi, Valeria Bruni Tedeschi, Marisa Paredes, Marherita Buy faranno parte del cast di Latin Lover di Cristina Comencini, prodotto da Lumière & Co. Il film prende avvio dal personaggio di un grande attore di cui ricorre il decennale della sua morte e che mai compare. Un ex latin lover che ha avuto cinque figlie da cinque donne diverse. La commedia racconta in modo comico il complicato rapporto di queste donne con il padre-marito. I ricordi delle figlie e delle mogli gravitano intorno ai ricordi di questa figura. La figlia italiana è la custode della memoria, quella francese, nata da un amore fuggevole, è una scombinata come il padre. La spagnola non ha mai voluto fare niente e suo marito è un Don Giovanni anche lui. La nordica è la più giovane di tutte, bellissima, altra attrice, rappresenta la speranza. Infine c’è la misteriosa figlia del Dna, un’americana, che il padre non ha mai incontrato.

Russell Crowe sarà il protagonista di Fathers And Daughters di Gabriele Muccino che racconta di una difficile quanto appassionata relazione tra un padre e una figlia, che da anni vive lontana da lui. Una relazione resa difficile dalla perdita della moglie e da una successiva malattia mentale dell’uomo dalla quale la figlia si è ripresa soltanto allontanandosi.
 
Marco Bellocchio con La prigione di Bobbio, nel cast il figlio Pier Giorgio e Lidiya Liberman Obolenska, racconterà la storia vera, datata ‘600, di una nobile costretta a farsi suora che vive una passione d’amore e finisce in carcere.