Ultima Generazione: i giovani contro il cambio climatico

Prodotta da Paolo Virzì e scritta con la consulenza di Paolo Giordano, l'opera di Riccardo Cremona e Matteo Keffer 'Come se non ci fosse un domani' è stata presentata alla 19esima edizione della Festa di Roma


Alcuni li hanno conosciuti per strada, seduti per terra davanti alle auto, come ostacoli umani. Altri per averli osservati in tv mente imbrattano la Venere di Botticelli o tingono di nero l’acqua della Fontana di Trevi. Ma chi sono, come vivono e cosa vogliono i ragazzi di “Ultima Generazione”, il movimento non violento che si batte contro il cambiamento climatico? Per rispondere a questa domanda i registi Riccardo Cremona e Matteo Keffer hanno girato Come se non ci fosse un domani, docufilm che racconta la storia, le idee e le “azioni” di alcuni ragazzi della sezione italiana del movimento, girato facendo proprio il punto di vista di chi guarda il mondo da dietro lo striscione arancione del gruppo. Prodotta da Paolo Virzì, Ottavia Virzì e Marco Belardi, e scritta con la consulenza di Paolo Giordano, l’opera è stata presentata alla 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione Proiezioni speciali.

Dal 2018, anno in cui il mondo conobbe il nome di Greta Thunberg, ovunque sono cominciati a spuntare movimenti di persone preoccupate per le sorti climatiche della Terra. Uno di quelli che ha avuto più seguito in Europa è Last Generation, gruppo nato in Germania nel 2021. Il film di Cremona e Keffer ne ricostruisce le vicende italiane entrando nella vita di cinque attivisti. Il racconto iniziale alterna la ripresa delle prime “azioni”, un blocco stradale della via Salaria, a Roma, con i ritratti individuali dei ragazzi. “Non sono un’attivista, sono Cloe”, dice una di loro. “Volevo fare la ballerina ma adesso, invece di danzare, il mio corpo blocca le strade”. Un altro ricorda, dopo la laurea in Storia e un’esperienza da assistente sociale, di essersi imbattuto in un video sul clima che gli ha cambiato la vita. Quanto alle  motivazioni, in tutti torna l’urgenza di fare qualcosa per fermare il cambiamento climatico. “Siamo al collasso dell’ecosistema, al collasso dell’agricoltura, al collasso della società”. “Quello che ci aspetta è molto peggio di un blocco stradale”. “Il pensiero e la parola non bastano serve l’azione”. “Curarmi delle persone significa disturbarle”.

Per sottolineare l’importanza della dimensione collettiva, dal racconto individuale si passa a quello corale. La camera raccoglie così le conversazioni e le riflessioni nate all’interno del gruppo, assiste alla pianificazione delle azioni ma anche ai momenti di svago collettivi. Né mancano i momenti comici, come lo scambio di battute tra Beatrice, volto televisivo del movimento, e una truccatrice di Mediaset che le chiede: “‘Ndo te sei sparmata per strada? Che hai pittato?”. Sempre a proposito di tv, Come non ci fosse un domani dà anche spazio alle interessanti discussioni del gruppo sulle sue strategie comunicative, con tanto di “prova generale” per prevedere le dinamiche di un talk show.

Nel film le vicende di Ultima Generazione sono raccontate seguendo un andamento narrativo. Alla descrizione delle azioni (il blocco del confine italo-francese a Courmayeur, il lancio di acqua e fango sulla facciata del Senato, quello del carbone vegetale nella Fontana di Trevi, il blocco di Piazza Vittorio a Roma) succedono i momenti di difficoltà: la reazione delle forze dell’ordine, i processi (c’è chi ha accumulato 75 procedimenti penali), le aspre critiche di un padre alla figlia attivista. Ma anche l’inserimento, molto efficace sul piano retorico, delle immagini dei disastri ambientali che hanno colpito l’Italia solo nell’ultimo anno (l’alluvione in Emilia-Romagna e quella di Campi Bisenzio, un uragano a Jesolo). Come a dire: i fatti dicono che questi ragazzi hanno ragione.

Al netto delle scene in cui la videocamera si intromette in dialoghi domestici tra fidanzati o tra padre e figlia, con il rischio di compromettere la naturalezza del racconto, Come non ci fosse un domani è un’opera interessante e ben costruita. Alla fine, riesce a far entrare lo spettatore nel mondo dei ragazzi di Ultima Generazione e ad appassionarlo alle loro battaglie.

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26 Ottobre 2024

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