Ugo Tognazzi nasceva a Cremona il 23 marzo del 1922 e adesso un’esposizione dedicata – Ugo di noi. 100+2 anni di Tognazzi in mostra – viene ospitata negli spazi del Grand Hotel di Rimini, dal 31 luglio al 15 settembre 2024.
È la prima grande esposizione monografica dedicata al celebre attore, a oltre 100 anni dalla nascita: organizzata nell’ambito della quinta edizione della “Terrazza della Dolce Vita”, a cura di Simona Ventura e Giovanni Terzi.
Rimini ospita così fotografie, cimeli, contributi audiovisivi e contenuti inediti, per un percorso diviso in aree tematiche: dagli esordi al successo, indagando il “Tognazzi pensiero”, e svelando l’identità di uno degli attori più eclettici e anticonformisti di tutti i tempi.
La mostra è curata da Marco Dionisi Carducci, con la supervisione di Ricky Tognazzi. Filo conduttore è il “Tognazzi pensiero”, appunto: la poetica di un autore che ha trovato nutrimento nei rapporti umani, nella satira, nei piaceri della vita, nella denuncia di modelli sociali, economici e sessuali feroci che lo hanno reso artista coraggioso e controcorrente.
Il progetto, che si avvale della collaborazione archivistica del Centro Sperimentale di Cinematografica e dell’Archivio Luce, si snoda attraverso fotografie, testi, audiovisivi, interviste, aree multimediali ed emozionali, locandine, sceneggiature, diari e oggetti personali, premi (materiale personale inedito e d’archivio). Si pone come strumento in grado di mettere in risalto l’eclettismo artistico e la straordinaria personalità di un uomo assoluto protagonista del suo tempo, autore di alcune tra le pagine più belle del cinema e della grande commedia all’italiana.
Durante la visita, il pubblico sarà accompagnato dalla voce di Ugo Tognazzi, con la selezione di alcuni estratti cinematografici: monologhi e gag entrate di diritto nell’immaginario collettivo, un sottofondo che renderà ogni ambiente una vera e propria esperienza emozionale attraverso una delle sue caratteristiche peculiari.
Ugo Tognazzi ha spaziato nel mondo cinematografico e teatrale a tutto campo. Dal palcoscenico, suo primo amore, alla lunga gavetta cinematografica degli Anni ‘50, fino al successo nella Commedia italiana. La mostra intende evidenziare, passo dopo passo, questa lunga cavalcata professionale, contestualizzando nel racconto il pensiero di un autore mai banale e spesso in controtendenza rispetto alla cultura e al costume dell’Italia nei vari decenni, ma anche i grandi incontri artistici, le collaborazioni e le amicizie fino alle grandi passioni come il calcio e la cucina. (n/b)
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