Accordo raggiunto sul Festival di Roma: i quattro soci fondatori, Regione Lazio, Roma Capitale, Provincia di Roma e Camera di Commercio di Roma, riunitisi oggi, si sono impegnati a ripianare il debito della Fondazione Cinema per Roma con una quota pro capite pari a circa 550mila euro. Inoltre la Regione Lazio si è impegnata a versare immediatamente alla Fondazione le due annualità pregresse che le erano dovute, pari a 2 milioni e 250mila euro.
Soddisfazione del sindaco di Roma, Gianni Alemanno per l’esito positivo dell’incontro. “Sono contento che ci sia stato un atto di responsabilità da parte tutti i soci fondatori, che in egual misura ripianeranno questo buco di bilancio che si è creato. Abbiamo raccomandato al presidente Ferrari di dare il via immediato a tutto l’organigramma interno, alla contrattualizzazione di Marco Mueller e di Lamberto Mancini (nella carica di direttore generale della Fondazione Cinema per Roma) per poter andare a mettere in campo subito quelle che sono le attività per il festival del prossimo anno. Da questo punto di vista possiamo dire che la macchina è partita. Nessuno può più fermare il festival e le cose andranno bene”.
“Abbiamo purtroppo dovuto verbalizzare che ci sarà una ricapitalizzazione per la perdita che è arrivata a 2,3 milioni da 1,1 di partenza – ha dichiarato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – Faremo un approfondimento informale rispetto a tutto ciò che riguarda la contabilità della Fondazione, perché se in così poco tempo abbiamo più che raddoppiato la perdita non vorremmo trovare altre sorprese. La ricapitalizzazione verrà effettuata in più anni perché in questo momento gli enti locali non navigano in ottime acque, quindi dobbiamo conciliare la Festa del Cinema con le altre esigenze”. A chi le chiedeva del contratto del direttore artistico Marco Müller, la governatrice ha risposto: “Abbiamo dato indicazioni al presidente, con il nuovo direttore, di procedere”.
Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ha sottolineato che “malgrado la Provincia partecipi con una quota minore, legata alle sue funzioni, si è fatta carico del debito nella stessa misura degli altri soci. Lo abbiamo fatto come atto di fiducia per una festa alla quale abbiamo sempre creduto e che abbiamo sempre difeso. Ora è importante che il Festival parta. Rimane il nostro giudizio negativo sulla governance, ma da persone leali sosteniamo il festival. Ovviamente tutti i soci hanno convenuto su un appello al presidente Ferrari e una gestione che punti al contenimento dei costi e all’austerità, perché per la fase che sta vivendo il Paese – ha concluso Zingaretti – abbiamo bisogno di un Festival che sia all’altezza della situazione ma che guardi anche a un paese che chiede a tutti moderazione”.
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