Tris alla Quinzaine: c’è anche Bellocchio

Ci sarà Paolo Virzì, ma anche Claudio Giovannesi e soprattutto Marco Bellocchio, il più inaspettato alla Quinzaine des Réalisateurs


Ci sarà Paolo Virzì, ma anche Claudio Giovannesi e soprattutto Marco Bellocchio, il più inaspettato. Il regista de I pugni in tasca raggiunge infatti i suoi colleghi – già ampiamente preannunciati – nel cartellone della Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes piazzando Fai bei sogni come film di apertura della sezione parallela e indipendente. La presenza di La pazza gioia, che vede insieme Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti nei panni di due donne che si conoscono in una clinica psichiatrica da cui fuggono insieme, era da tempo nell’aria, così come la partecipazione di Fiore, di Claudio Giovannesi, storia di un amore che nasce tra le sbarre del carcere tra Daphne e Josh, entrambi detenuti per rapina. 

“E’ una specie di Tempo delle mele, ma in carcere – dice Giovannesi di Fiore – Il carcere è un luogo simbolico per rappresentare la mancanza d’amore più che la privazione della libertà”. Fiore è interpretato da un cast di non attori, tra cui molti giovani ex detenuti, affiancati da Valerio Mastandrea (nei panni del padre di Daphne) che sarà dunque doppiamente protagonista della sezione, figurando sia nel film di Giovannesi che in Fai bei sogni, il film tratto dal romanzo omonimo di Gramellini in cui recita al fianco di Bérénice Bejo, Fabrizio Gifuni e Guido Caprino

“È un grande piacere – ha commentato Virzì, riferendosi alla sua partecipazione – specie la collocazione nella sezione più scapigliata e meno pomposa, peraltro in ottima compagnia, con un monumento come Bellocchio e col battagliero Giovannesi. Siamo emozionati di mostrare in un’occasione importante come Cannes la nostra storia di follia, di ribellione alle regole, di amicizia curativa tra due donne dalla vita complicata. Quel poco che conosco di quel festival, avendolo frequentato finora solo da spettatore, o per incontri di lavoro, è che sembra una messinscena perfetta per dare ad un cineasta la sensazione strepitosa di essere, almeno per qualche giorno, al centro del mondo”. A esultare è anche Rai Cinema, che ha prodotto tutti e tre i titoli italiani scelti dalla Quinzaine, come anche quelli selezionati dalle altre sezioni.

Nella sezione più “corsara”, diretta di nuovo da Edouard Waintrop, c’è posto poi per una lista di registi di grande rilievo, a partire dall’acclamato cileno Pablo Larrain, che proprio alla Quinzaine portò Tony Manero e ora torna con Neruda, che ha nel cast Gael Garcia Bernal. In programma ci sono poi Paul Schrader con Dog Eat Dog (film di chiusura), Alejandro Jodorowsky con Poesia sin fin, Laura Poitras, documentarista premio Oscar per Citizenfour su Snowden, che ora presenta Risk, con Julian Assange e Joachim Lafosse con L’économie du couple. Da segnalare, infine, Ma vie de Courgette (La mia vita da zucchina), titolo d’animazione diretto da Claude Barras e scritto da Céline Sciamma (autrice di Tomboy e Diamante nero) che arriverà nelle sale italiane con Teodora.

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19 Aprile 2016

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