C’è una fatina impertinente, alta solo quindici centimetri, che svolazza nelle sale. E’ Trilli, la piccola amica di Peter Pan meglio nota come Campanellino, protagonista di Trilli e il tesoro perduto: secondo capitolo della quadrilogia animata che Disney ha voluto dedicare alle Fate. Personaggio tutto sommato secondario nell’opera di inizio ‘900 firmata da James Matthew Barrie, che parlava del ragazzino che non voleva crescere, Campanellino divenne popolare solo dopo l’adattamento a cartoni animati delle Avventure di Peter Pan, fatto dalla Disney nel 1953, che la rese una sorta di mascotte della casa di Topolino. Ma ha dovuto aspettare fino al 2008 per avere finalmente un film tutto suo, dal titolo appunto Trilli, e soprattutto per poter per la prima volta parlare, con la voce, nella versione originale, della giovane attrice americana Mae Whitman.
E non è la solita principessa in rosa, tutta merletti e completini alla moda stile Winx. Lei è ribelle e sfacciata, decisa al punto da sembrare cocciuta. Coraggiosa e impulsiva, tant’è che finisce spesso nei guai. E soprattutto, come spiega la piccola doppiatrice, “potrebbe essere un ottimo modello per le ragazzine proprio perché non è solo bella, ma anche dura e forte e con una personalità notevole”. E se pure infrange le regole, è onesta con se stessa: e questo, c’è da augurarsi, venga solo preso ad esempio dalle giovani spettatrici.
Ovviamente Trilli sa essere anche affascinante e amabile ed è sempre un’amica altruista e devota quando sono in gioco i sentimenti. Tant’è che il film è proprio una storia sull’amicizia e il perdono, con protagonisti Trilli e il suo migliore amico, Terence, che litigano all’inizio del film, per poi scoprire che non c’è un tesoro maggiore di un vero amico. Ma Trilli e il tesoro perduto racchiude anche un messaggio ecologista, e cerca di avvicinare i più piccoli alla natura, inventando spiegazioni fantasiose per ogni fenomeno. Come quando, per rendere comprensibile l’avvicendarsi delle stagioni, mostra la comunità delle fate impegnate, in vista dell’autunno, a cambiare i colori delle foglie, a coltivare le zucche e ad aiutare i giovani animali a prepararsi al letargo. Per non parlare di tutte le cose con cui Trilli realizza i suoi vestiti che sono rigorosamente di origine naturale. Dagli stivali realizzati con foglie verdi, allo scialle chiuso da bottoni di semi: un vero invito al riciclo e all’utilizzo consapevole delle risorse naturali.
Doppiato in Italia da Luca e Paolo delle “Iene”, che danno ancora una volta voce ai buffi folletti tuttofare Clank & Blo Blò, e dai Fichi d’India che saranno le voci di due nuovi personaggi, i Troll, Trilli e il tesoro perduto è diretto da Klay Hall, che dopo aver dato vita al mondo giallo e graffiante dei Simpson, ha ricreato la ben più eterea Radura Incantata e tutti i suoi magici abitanti. Fan di Peter Pan sin da ragazzino, Hall ha rivelato di aver vissuto la possibilità di giocare con un personaggio leggendario come Trilli come “un sogno che diventa realtà”. E si è affidato senza remore al produttore esecutivo del film, John Lasseter, un “vero appassionato di Trilli” che è sempre stato coinvolto nel processo di realizzazione e ha fornito spesso il suo contributo, suggerendo ad esempio l’aspetto da dare ai Troll.
E per chi è affetto dalla sindrome di Peter Pan o vuole ritornare bambino per un’ora e mezza, basterà aspettare il 2 ottobre, data d’arrivo del film in sala, o dopo appena un mese, l’uscita della versione Dvd e Blu-Ray.
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