Ad aprire il 16 gennaio la 26° edizione del Trieste Film Festival, in programma fino al 22 gennaio, sarà Due donne della regista russa Vera Glagoleva, interpretato da Ralph Fiennes e Sylvie Testud, tratto dalla pièce teatrale di Turgenev “Un mese in campagna”. Tra gli ospiti del festival, Krzysztof Zanussi, che terrà una masterclass il 18 gennaio e presenterà a Trieste in anteprima italiana il suo ultimo film Corpo estraneo, un dramma psicologico che è anche sguardo sulla Polonia contemporanea, una coproduzione italiana girata in parte nel nostro Paese.
Nucleo centrale del festival, ospitato al Teatro Miela e alla Sala Tripcovic, rimangono i tre concorsi internazionali e i premi al Miglior lungometraggio, al Miglior cortometraggio e al Miglior documentario, attribuiti dal pubblico. Nel Concorso internazionale troviamo L’isola del granturco di George Ovashvili, che ha vinto il Grand Prix e il Premio della Giuria Ecumenica al Festival di Karlovy Vary 2014 ed è nella short list del miglior film straniero ai prossimi premi Oscar.
Fra i 19 cortometraggi selezionati a concorrere al Premio TsFF Corti, c’è l’italiano LA BI CI di Giorgio Borgazzi, ambientato in un hinterland milanese spettrale e ritratto spiazzante dell’Italia della crisi.
Anche quest’anno, si aggiunge una selezione non competitiva di 11 cortometraggi di animazione tra cui La valigia di Pier Paolo Paganelli, con la voce di Roberto Herlitzka. Il Concorso Internazionale Documentari propone 9 opere, provenienti dalle nazioni che fanno parte delle aree tradizionalmente investigate dal Festival. Tutte sono anteprime italiane, tranne Internat del regista siciliano (trapiantato in Georgia) Maurilio Mangano, un’anteprima internazionale, che filma una riflessione sulla perdita forzata dei luoghi d’origine, tra famiglie di profughi georgiani scampate alla guerra d’Abcasia che risiedono nell’Internat (collegio), un’ex scuola occupata.
Tra i documentari, anche 3 importanti eventi speciali fuori concorso, in particolare Il giorno della vittoria di Alina Rudnickaja, primo film totalmente indipendente (e clandestino) girato in Russia sulla questione gay.
Sky Arte HD sarà presente al Festival di Trieste con due produzioni originali: il documentario Piero Ciampi-poeta, anarchico, musicista è un ritratto del cantautore livornese a trentacinque anni dalla sua scomparsa; Prog Revolution testimonia, attraverso i racconti dei protagonisti dell’epoca come Mauro Pagani, Paolo Tòfani e Eugenio Finardi, la stagione d’oro del rock progressivo italiano.
Film di chiusura del festival è Varsavia 44 di Jan Komasa, la più imponente produzione del cinema polacco del 2014, una storia di amore, amicizia e avventura durante la brutale e sanguinosa rivolta di Varsavia del 1944.
Tra le novità dell’edizione 2015 ci saranno le proiezioni dei film del Lux Prize, tra cui Le meraviglie di Alice Rohrwacher e il vincitore Ida di Paweł Pawlikowski.
Il premio intitolato alla memoria di Corso Salani quest’anno cambia formula: i 5 titoli presentati non sono più, infatti, opere in corso di lavorazione, ma film già completati nel corso del 2014 e ancora in attesa di una distribuzione italiana e mondiale. La dotazione del Premio (2.000 €) va intesa quindi come incentivo alla diffusione nelle sale del film premiato. Si vedranno al festival Frastuono di Davide Maldi, Sull’Anarchia di Bruno Bigoni, Togliatti(grad) di Federico Schiavi e Gian Piero Palombini, Il cerchio perfetto di Claudia Tosi e Seconda primavera di Francesco Calogero con Nino Frassica, che sarà ospite a Trieste. Saranno proiettati inoltre Il mondo di Nermina di Vittoria Fiumi e Voglio dormire con te ancora in fase di lavorazione, vincitori delle ultime edizioni del Premio Salani, oltre a Let’s Go di Antonietta De Lillo.
L’edizione 2015 di When East Meets West prevede tre giorni dedicati a produttori, broadcasters, sales agents, distributori, fondi regionali provenienti da Italia, Europa dell’Est e dai Paesi anglofoni. Al programma tradizionale sono stati aggiunti due nuovi spazi: First Cut Lab, un laboratorio dedicato ai film di fiction in fase di edizione, e Last Stop Trieste, una preziosa occasione per presentare documentari in avanzata fase di montaggio a un ristretto pubblico di sales agents, responsabili di festival, rappresentanti di broadcaster.
Il programma del Trieste Film Festival, come sempre, include numerosi Eventi Speciali: Tigers è l’ultimo film del premio Oscar Danis Tanović, incentrato su un giovane venditore che scopre i terribili effetti collaterali del latte in polvere che sta commerciando; La tribù di Myroslav Slaboshpytskiy ha vinto il Gran Premio della Settimana della Critica al Festival di Cannes 2014; I ponti di Sarajevo è un film di 13 registi europei, tra i quali Leonardo Di Costanzo, e Vincenzo Marra; Il viaggio di Marco Cavallo di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi.
Torna infine il workshop internazionale di sceneggiatura dedicato allo sviluppo di soggetti cinematografici.
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