Il Festival creato nel 2002 da Robert De Niro, Jane Rosenthal e Craig Hatkoff torna dal 7 al 18 giugno con più di cento storie firmate da registi, debuttanti e non, provenienti da 36 paesi. 93 i film attesi, con più della metà delle registe donne in competizione, mentre una buona percentuale rappresentata da registi Bipoc (Black, Indigenous, & People of Color Movement).
Il Tribeca Film Festival aprirà con Kiss the Future, la pellicola già presentata anteprima mondiale alla Berlinale lo scorso febbraio. Si tratta di un documentario che racconta la sopravvivenza degli abitanti della Sarajevo assediata, il potere della musica e il legame straordinario con gli U2 che è sfociato nello storico concerto del 1997 della band. Il titolo viene dalla frase detta dal frontman Bono Vox, ‘Sarajevo, fuck the past, kiss the future’. A chiudere il festival Bronx (A Bronx Tale), film del 1993 diretto, prodotto ed interpretato da Robert De Niro, la sua prima opera da regista, quest’anno ricorre quindi il 30mo anniversario.
Premiere nordamericana per L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano, il film thriller con Pierfrancesco Favino presentato al Festival di Berlino e uscito nei cinema italiani a marzo 2023.
“La presenza di un film italiano al Tribeca – aveva detto all’ANSA Nicola Maccanico, amministratore delegato di Cinecittà durante la rassegna Open Roads al Lincoln Center – è una bella notizia. Negli ultimi anni il festival ha ospitato sempre meno italiani. Il ritorno con L’ultima notte di Amore è la conferma che quando l’Italia fa cinematografia di genere è in grado di arrivare in luoghi altrimenti non raggiungibili, è un bell’esempio di cinema nato in Italia e in grado di viaggiare”.