Il TorinoFilmLab è alla Mostra di Venezia con 3 film: 2 nella sezione Orizzonti e 1 nella Settimana Internazionale della Critica. Pelican Blood, secondo lungometraggio della tedesca Katrin Gebbe, è il film d’apertura della sezione e racconta la storia di una madre che si trova a occuparsi da sola delle due figlie adottate, rispettivamente di 9 e 5 anni. Quando la più piccola inizia a mostrare segni di un disordine emotivo che presto coinvolge tutta la famiglia, la madre deve prendere una decisione che potrebbe mettere a rischio la salute della figlia maggiore. Il film è prodotto da Junafilm (Germania) e Miramar Film (Bulgaria) ed è stato sviluppato all’interno del programma TFL FeatureLab 2017.
L’opera prima di Carlo Sironi Sole si concentra anch’essa sul tema dell’adozione. Racconta la storia di Ermanno e Lena, due giovani che fingono di essere una coppia per permettere l’adozione veloce, da parte degli zii di Ermanno, della bambina che Lena porta in grembo. Sole, però, nasce prematura, e deve essere allattata al seno. Così, mentre Lena cerca di negare il legame con sua figlia, Ermanno inizia a prendersi cura di entrambe, come se fosse il vero padre. Sole è prodotto da Kino Produzioni (Italia) e Lava Films (Polonia), e realizzato in collaborazione con Rai Cinema. Sviluppato anch’esso all’interno del TFL FeatureLab 2017, si è aggiudicato il TFL Production Award (€ 50.000) dopo la sua presentazione al Meeting Event 2017.
Infine Psychosia, nella foto, selezionato alla Settimana Internazionale della Critica, è l’opera prima della regista danese Marie Grahtø, e racconta la storia di Viktoria, una ricercatrice esperta nel campo del suicidio, invitata in un reparto psichiatrico per curare Jenny, una paziente con tendenze suicide. Attraverso intime conversazioni notturne, le due donne riflettono sulla fede, la morte e la violenza, avvicinandosi pericolosamente. Prodotto da Beo Starling (Danimarca) e Bufo (Finlandia), è stato sviluppato in ScriptLab 2016.
Il TorinoFilmLab è promosso dal Museo Nazionale del Cinema con il supporto di MIBAC, Regione Piemonte, Città di Torino e il sotto-programma Creative Europe – MEDIA dell’Unione Europea.
E' da segnalare una protesta del Codacons con annessa polemica circa la premiazione di Luca Marinelli con la Coppa Volpi a Venezia 76. L'attore aveva rilasciato una dichiarazione a favore di "quelli che stanno in mare e che salvano persone che fuggono da situazioni inimmaginabili". "In modo del tutto imprevedibile - si legge nel comunicato del Codacons - il premio come miglior attore non è andato alla splendida interpretazione di Joaquin Phoenix"
Venezia 76 si è distinta anche per una ricca attività sul web sui social network. Sulla pagina Facebook ufficiale sono stati pubblicati 175 post che hanno ottenuto complessivamente 4.528.849 visualizzazioni (2018: 1.407.902). Le interazioni totali sono state 208.929 (2018: 64.536). I fan totali della pagina, al 6 settembre 2019, sono 360.950, +4.738 dal 24 agosto 2019
Nel rituale incontro di fine Mostra Alberto Barbera fa un bilancio positivo per il cinema italiano: “In concorso c’erano tre film coraggiosi che osavano – ha detto il direttore - radicali nelle loro scelte, non scontati, non avrei scommesso sul fatto che la giuria fosse in grado di valutarne le qualità"
Luca Marinelli e Franco Maresco, rispettivamente Coppa Volpi e Premio Speciale della Giuria, ma anche Luca Barbareschi per la coproduzione del film di Roman Polanski J'accuse. Ecco gli italiani sul podio e le loro dichiarazioni