Nel lungo palmares della 76ma edizione del Locarno Film Festival appena annunciato, spiccano tre titoli italiani, che tornano a casa con la soddisfazione di un premio o di una menzione in una delle kermesse più prestigiose d’Europa. Si tratta di tre film molto diversi, ma che dimostrano la capacità dei nostri cineasti di apportare sempre nuove idee e tanta creatività.
Si parte ad esempio da Procida, un film collettivo realizzato dai partecipanti del Film Atelier Procida sotto la supervisione di Leonardo Di Costanzo (qui la nostra intervista). Il progetto è nato nel 2022, in occasione della celebrazione di Procida come Capitale della Cultura, dal desiderio di dodici ragazzi che non avevano mai toccato una telecamera di raccontare l’isola e dalla volontà di interrogarsi sulla forma e il desiderio di fare cinema. Procida ha ricevuto una Menzione Speciale della Giuria del Pardo Verde Ricola per la sua capacità di restituire “un senso di comunità, con il sapore della solidarietà, dei rapporti transgenerazionali, della coscienza ambientale e di una possibilità/potenziale utopia”.
Il prestigioso Premio Ecumenico messo a disposizione dalle Chiese riformate e dalla Chiesa cattolica in Svizzera è stato assegnato a Patagonia di Simone Bozzelli (qui il nostro articolo), un film on the road in cui è centrale l’ambiguo rapporto tra il giovane abruzzese Yuri e l’animatore Agostino, interpretati da Andrea Fuorto e Augusto Mario Russi. Un film potente “in bilico tra violenza e tenerezza, ossessività e tenerezza, ossessività e scoperta di sé”, che potremo vedere al cinema dal 14 settembre, distribuito da Vision Distribution.
Infine, c’è il coraggioso cortometraggio Z.O., diretto da Loris G. Nese (qui la nostra intervista), che si è aggiudicato Il Pardo del domani per il concorso internazionale assegnato dalla terza Giuria Giovani designata tra i partecipanti all’iniziativa Cinema & Gioventù. Si tratta di un film in tecnica mista che fonde pennelli, disegno a mano e sequenze dal vivo, valorizzato da una post produzione audio realizzata negli studi di Cinecittà. Un’opera che oltre alla notevole sperimentazione tecnica, è in grado di mettere in luce “la tematica della violenza generazionale offrendoci la prospettiva di chi ha vissuto la criminalità organizzata sulla propria pelle”, attraverso la storia di due adolescenti che scoprono una scatola di petardi.
Hoffmann è stata ufficialmente confermata presidente del Locarno Film Festival, mediante il voto dell’Assemblea sociale straordinaria e del nuovo Consiglio di amministrazione
La 76ma edizione del Locarno Film Festival ha visto 146.930 spettatori totali nelle proiezioni proposte, con un incremento del 14.3% rispetto al 2022
Il film di Ali Ahmadzadeh, realizzato clandestinamente tra le strade di Teheran, ha vinto la 76ma edizione del Locarno Film Festival. Premiati anche tre italiani: il film collettivo Procida, Patagonia di Simone Bozzelli e il corto Z.O. di Loris G. Nese
Il film in tecnica mista, sezione Pardi di Domani: Concorso Internazionale, sceglie il bianco&nero per Biscotto, Banana, Bambolina e la loro resa dei conti. La post produzione audio è stata a cura di Cinecittà