Tornatore ad Assisi: non riguardo mai i miei film

"Da spettatore li trovo pieni di difetti, di inquadrature, che avrei voluto fare e non ho fatto, di attori che avrei voluto avere e non avevo", così il regista protagonista di Primo Piano sull'autore


“Da spettatore non riguardo mai i miei film perché non ho quella verginità mentale che ha, invece, chi va al cinema e paga per vedere un’opera”. Lo ha detto il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore incontrando stamattina gli studenti del comprensorio di Assisi dell’Università nell’ambito della 33a edizione di Primo Piano sull’autore – Rassegna del cinema italiano, che si concluderà domani sera Assisi.
“Quando mi capita di rivedere anche un solo minuto di un mio film – ha aggiunto Tornatore – lo trovo pieno di difetti. Inquadrature, che avrei voluto fare e non ho fatto, attori che avrei voluto avere e non avevo. Solo di recente ho rivisto, a Los Angeles, la versione restaurata di Nuovo cinema Paradiso e, anche se con difficoltà, ho ritrovato una sorta di visione naturale”. Ai giovani che lo hanno “intervistato”, Tornatore ha raccontato i suoi inizi: “Ho fatto le prime esperienze da fotografo – ha detto – prima di dedicarmi al teatro con gli amici con due lavori: uno tratto da Pirandello l’altro da De Filippo (“L’arte della Commedia”), poi sono approdato al cinema”.

A marzo Tornatore comincerà le riprese, in parte nello Yorkshire e in Scozia, in parte in Alto Adige e in Piemonte, del suo nuovo film La corrispondenza, prodotto da Paco Cinematografica e distribuito da Rai Cinema. Per i protagonisti i rumors parlano di Jeremy Irons e Blake Lively, le musiche saranno di Ennio Morricone. “Sarà una storia d’amore al cento per cento. Romantica, appassionata, pericolosa. L’amore ai tempi di Internet, delle mail. Emozioni e sentimenti a confronto con le tentazioni e le insidie del virtuale”, ha rivelato il regista siciliano in un’intervista di qualche giorno fa al ‘Corriere della sera’.
Personaggio centrale del film è Amy, una giovane studentessa universitaria, che impiega il tempo libero facendo la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d’azione, le acrobazie cariche di suspense, le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono fatalmente con la morte del suo doppio.Sembrerebbe una mania dettata dalla passione per il rischio, in realtà è l’ossessione con cui la ragazza s’illude di sublimare un orribile senso di colpa.Una ferita mai rimarginata. Un conto in sospeso. Sarà il suo professore di astrofisica ad aiutarla a ritrovare l’equilibrio esistenziale perduto.

La Rassegna ‘Primo Piano sull’autore’ vivrà domani ad Assisi la sua giornata conclusiva. Alle ore 12.00, nella Sala della Conciliazione del Comune, consegna del premio Meccoli- Speciale 100 anni (ideato in occasione del centenario della nascita di Domenico Meccoli) a Vito Attolini, Lorenzo Codelli, Jean A. Gili, Massimo Giraldi, Simone Fittuccia, Enrico Lancia, Fabio Melelli, Domenico Monetti e Luca Pallanch e Claudio Siniscalchi.
Giuseppe Tornatore consegnerà personalmente un riconoscimento speciale a Pasquale Cuzzupoli, autentico ‘mago’ della tecnica che esalta la fotografia di ogni film.

Nel pomeriggio, alle ore 14.30, sempre nella Sala della Conciliazione, si svolgerà il convegno ‘Giuseppe Tornatore, cinema, passione e sogno’ cui parteciperanno, oltre allo stesso regista, Walter Veltroni, Ennio Morricone, Claudia Gerini, Margareth Madè, Francesco Scianna oltre a critici e storici del cinema ed altre professionalità che, in questi anni, hanno lavorato con il Premio Oscar.
In serata, infine, consegna dei riconoscimenti assegnati dalla Giuria del premio Domenico Meccoli – Scrivere di Cinema: Premio alla Carriera: Gian Piero Brunetta; Giornalista televisivo: Tommaso Ricci; Giornalista Cinematografico: Oscar Cosulich; Giornalista radiofonico: Pierpaolo La Rosa e Rocco Giurato; Periodico Specializzato: Best Movie; Magazine on-line: Cinemagazine online; Libro sul Cinema di Autore Italiano: “Il cinema di Claudio Gora”, a cura di Emiliano Morreale; E-book sul cinema: “…Ma il cinema risolve”, di Antonio Ferraro.

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05 Dicembre 2014

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